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Nonostante il momento di crescita della meccanica in Italia, continuano a preoccupare i costi dell’energia. Questi rappresentano, in generale, un importante problema per le aziende, ma avere centinaia di kW impegnati in un processo produttivo può ridurre molto i margini di guadagno in officina.

Una valida strategia per risolvere questo problema è l’adozione di soluzioni di revamping e retrofit che permettono l’aggiornamento tecnologico degli impianti, senza il ricorso all’acquisto di macchine nuove.

Come ridurre i costi e tornare ad essere competitivi?

Per diminuire i costi e tornare competitivi è possibile mettere in atto alcune strategie sin da subito. Vediamo insieme alcuni suggerimenti.

  • Se le macchine sono recenti, adotta dei profili di risparmio energetico che spengono motori e altri carichi nel momento in cui le macchine non sono in funzione.
  • Ottimizza la ripartizione delle attività sulle diverse macchine per evitare di impegnarle inutilmente.
  • Effettuare una manutenzione frequente e di qualità: solo così le macchine saranno in grado di lavorare al meglio, senza inutile spreco di energia.
  • Non dimenticare mai di controllare le condizioni degli impianti di servizio. Un esempio su tutti: la produzione di aria compressa risulta una voce di spesa importante.
  • Elimina eventuali fughe dal circuito e riduci la pressione (a volte impostata inutilmente con parametri alti).

E poi c'è il revamping

Se nella tua officina lavori su macchine molto vecchie, ma ancora in linea con le tue esigenze produttive, puoi ottimizzarle e ridurne i consumi in termini di energia intervenendo sulla parte elettrica ed elettronica con il revamping.
In questo modo non solo ridurrai i consumi, ma otterrai prestazioni migliori sfruttando le più moderne tecnologie di monitoraggio e controllo. Tutto a costi più limitati rispetto all’installazione di nuovi impianti.

Inoltre, questa tecnica risulterà utile anche in ottica futura, in caso di guasti all’impianto, permettendoti di trovare più facilmente i pezzi di ricambio. Come?
In caso di guasto è sicuramente più complicato reperire componenti elettronici e meccanici costruiti 20 o 30 anni fa. Un impianto “retrofittato” può contare sulla disponibilità di pezzi almeno per i successivi 10 anni, con un prolungamento non banale della vita utile.

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