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Il ministro Patuanelli lo scorso luglio ha fatto il punto  sui finanziamenti destinati alla filiera agrifood. Il Piano strategico nazionale per l’agricoltura contiene:

  • 51,5 miliardi di risorse della PAC (Politica Agricola Comune) e del relativo cofinanziamento nazionale si
  • 5,9 miliardi dedicati al settore dal PNRR e dal Fondo complementare
  • accesso a misure orizzontali come il Piano Transizione 4.0.

Patuanelli, in audizione in commissione Agricoltura alla Camera, aveva già confermato che c’è stata una riduzione dei fondi PAC, decisa quando a luglio dello scorso anno nella definizione dell’accordo su Next Generation EU sono stati rivisti anche gli importi destinati a tutte le altre politiche europee nell’ambito del Quadro finanziario pluriennale, ma che ci sono ampie risorse per il settore sia nel Recovery Plan che nel Fondo complementare al Piano nazionale di ripresa e resilienza.

I fondi PAC destinati all’Italia

I fondi europei ammontano a 40 miliardi e 354 milioni di euro, cui si aggiungono 11 miliardi di cofinanziamento nazionale, per un totale di circa 51,5 miliardi di risorse PAC per il settennato in corso.

In dettaglio nell’ambito della Politica agricola comune, fino al 2027 sono previsti per ogni anno:

  • 3 miliardi e 628,5 milioni di euro per i pagamenti diretti
  • 323,9 milioni per l’OCM Vino
  • 5,2 milioni per l’OCM Miele
  • 34,6 milioni per l’OCM Olio d’oliva
  • 250 milioni per l’OCM Ortofrutta.

La prima annualità del fronte FEASR vale 1 miliardo e 648,6 milioni, le annualità successive le risorse ammontano a un miliardo e 349 milioni; per le prime due annualità sono previste integrazioni alle risorse QFP a titolo di Next Generation UE, pari rispettivamente a 269 milioni e a 641 milioni di euro.

I finanziamenti per l’agricoltura nel Recovery e nel Fondone

A questo si aggiungono anche le risorse del PNRR e del Fondone: 5,9 miliardi di euro destinati a progettualità specifiche per la filiera agroalimentare. Nel dettaglio ci sono:

  • 2,8 miliardi per i contributi a fondo perduto per la meccanizzazione (500 milioni)
  • il potenziamento della logistica dei settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo (800 milioni)
  • il progetto Parco agrisolare per l’installazione di pannelli fotovoltaici senza consumo di suolo (1,5 miliardi).
  • Fondo complementare per il finanziamento dei contratti di filiera e di distretto, a valere su un budget di 1,2 miliardi di euro
  • circa 2 miliardi per progettualità prevalentemente legate al settore agricolo, in particolare i progetti per l’efficienza e la resilienza dei bacini irrigui e per il biogas e il biometano.

Nel PNRR ci sono misure orizzontali cui hanno accesso anche le imprese della filiera agroalimentare, a cominciare dai crediti di imposta del Piano Transizione 4.0 che incentivano sia gli investimenti in beni strumentali che quelli in ricerca e sviluppo e in formazione.