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Rosso fuoco e rosso rame: a Sant’Anastasìa queste due sfumature abitano sotto lo stesso tetto, quello della GE.MA.RAME. E si integrano alla perfezione anche con il rosso Würth! È una storia di artigianato, passione ed efficienza.

Alle pendici del Vesuvio si trova Sant’Anastasìa, un paese a spiccata vocazione artigianale, in special modo per la lavorazione del rame.

Nel lontano 1954 il padre del titolare della GE.MA.RAME, il signor Armando Magnetta (che ora ha 84 anni e lavora ancora!), diede vita a un’azienda che ancor oggi lavora il rame. Nel corso degli anni molti manufatti non sono più stati prodotti, ma passione, cura e artigianalità sono rimaste intatte.

Oggi la parte preponderante della produzione è legata a vere e proprie opere di design, come vasche da bagno, cucine, cappe per cucine e forni per pizza (non poteva essere altrimenti, visto che ci troviamo nella sua patria!).

Inoltre, accanto al rame ora si usano acciaio, bronzo, argento, alluminio e piombo. L’evoluzione dei gusti e la ricerca in tal senso hanno permesso anche un’ampia gamma di finiture che conferiscono ai pezzi, spesso unici e progettati su precisa richiesta dei clienti, una vita, una storia da raccontare.

Per la lavorazione del rame serve efficienza. Servono i sistemi Würth!

Visitare questa officina è davvero illuminante, sia per la maestria osservata, sia per la qualità dei prodotti. In questo contesto non abbiamo potuto notare che con piacere anche la presenza di un ORSY Business!

La presenza di questo sistema è davvero vantaggiosa perché riduce gli sprechi, sia in termini di tempo sia di denaro.

In buona sostanza i prodotti di design che escono da questa officina hanno anche un “piccolo” cuore Würth.

Gema Rame

5 curiosità sul rame nativo

  1. Il rame è l’elemento chimico di numero atomico 29. Il suo simbolo è Cu.
  2. Il nome deriva dal latino parlato aramen (parola già attestata nel 950) per il tardo aeramen, un derivato della voce latina aes che significa “rame” o “bronzo”, nomi conservati in altre lingue di origine indoeuropea.
  3. Solo più tardi viene sostituito dalla parola cuprum, da cui deriva il simbolo chimico dell’elemento. In epoca romana la maggior parte del rame era estratta dall’isola di Cipro, realtà che veniva sottolineata con il termine aes Cyprium, “rame o bronzo di Cipro”.
  4. Con ogni probabilità, il rame è il metallo che l’umanità usa da più tempo: sono stati ritrovati oggetti in rame datati 8.700 a.C.
  5. In epoca romana infatti non si faceva differenza tra il rame puro e il bronzo, la sua lega più importante ottenuta con l’aggiunta di stagno.

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