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Devi fare un lavoro di tornitura e sei alle prese con la scelta degli inserti? Da loro dipende la buona riuscita dell’operazione quindi guai a sbagliare! Ecco allora una guida per aiutarti a capire la nomenclatura di inserti per tornio in modo da individuare facilmente ciò che stai cercando.

Nomenclatura di inserti per il tornio: facciamo un po’ di chiarezza

La maggior parte dei produttori di utensili  per tornitura propone prodotti standardizzati per cui si seguono i sistemi di identificazione ISO o ANSI, facendo riferimento quindi a direttive internazionali. La nomenclatura è composta da una stringa di 10 numeri e lettere. A ciascuna posizione di questi corrisponde ad un significato specifico. In generale le cifre della parte centrale vanno lette a coppie e rispondono sempre al sistema ISO. Le prime 4 cifre permettono di descrivere l’inserto per tornio. Uno spazio distingue la seconda parte del codice che indica le dimensioni del pezzo. Seguono poi stringhe personalizzate dal produttore che indicano la geometria del rompi truciolo e la qualità del metallo duro. Generalmente le due cifre finali individuano il grado del metallo duro.

Ora analizzeremo tutto nel dettaglio.

1ª lettera: le principali forme degli inserti e i loro utilizzi

nomenclatura tornitura - 1 lettera forma inserti per tornio

Ogni lavorazione di tornitura richiede un inserto con una forma ben precisa, riportata anch’essa nella nomenclatura. Ad ogni diversa forma corrisponde una lettera. Le principali sono:

  • adatta principalmente per le operazioni di finitura e tornitura longitudinale. Il suo impiego è indicato per condizioni di instabilità dovute a vibrazioni
  • D e K sono le forme più versatili, idonee soprattutto per le operazioni di finitura e semi-finitura e per profilatura
  • consigliata in particolare per la finitura e la semi-finitura e per gran parte delle altre operazioni. Un vantaggio sia della forma T ma anche della forma a W (trigono) consiste nella disponibilità di un maggior numero di taglienti rispetto alle forme (E e C)
  • e C: molto simili, la C è una delle forme più utilizzate perché idonea a lavorazioni versatili come anche la stacciatura. È adatta principalmente a operazioni di sgrossatura e semi-finitura
  • e L: le forme più robuste e quindi adatte a lavorazione pesanti
  • R: sono forme rotonde, ideali per operazioni di sgrossatura e per materiali più duri

2ª lettera: inserti positivi e negativi. Come riconoscerli e quale scegliere

nomenclatura tornitura - 2 lettera inserti per tornio positivi o negativi

Gli inserti per tornio negativi necessitano di un porta utensile inclinato di 6 gradi così da evitare il tallonamento. Quelli positivi, invece, avendo angolo di spoglia diverso da zero, vanno montati su un porta-utensile per tornitura dritto.

nomenclatura tornitura - inserti per tornio positivi o negativi

Il vantaggio degli inserti negativi è che, a seconda del tipo, possono essere utilizzati su entrambi i lati, raddoppiando il potenziale numero di taglienti.

Inoltre sono molto più robusti dei positivi. Per questo in generale gli inserti per tornio negativi si usano per grosse asportazioni e sgrossature; quelli positivi per lavori di finitura.

3ª lettera: classe di tolleranza inserti per tornio, dalla più alla meno accurata

nomenclatura tornitura - 3 lettera classe tolleranza inserti per tornio

Gli inserti hanno più taglienti quindi, quando uno di questi si usura, è possibile sostituirlo, impostando però i valori di offset del nuovo tagliente. Gli standard ISO / ANSI includono tolleranze dimensionali prescritte per controllare il suo alloggiamento possibile nello stesso utensile.

La classe di tolleranza più comune è indicata da una M. Altre due classi di tolleranza spesso utilizzate sono la G, ideale per un controllo più rigoroso e la U, meno accurata.

4ª lettera: le diverse tipologie di inserti per tornitura e i loro sottogruppi

nomenclatura tornitura - 4 tipologie inserti per tornio

Le tipologie più comuni sono due:

inserto monolaterale per tornioMonolaterale con rompi-truciolo
La parte tagliente e il rompi-truciolo sono presenti solo da un lato. È perfetto per lavorazioni gravose, grandi asportazioni e tagli fortemente interrotti

inserto bilaterale per tornioBilaterale con rompi truciolo
La parte tagliente e il rompi-truciolo sono su entrambi i lati. È ideale per tagli continui e meno gravosi

Senza rompitruciolo

È la soluzione più adatta per lavorazioni gravose e con la quale si possono sfruttare i taglienti presenti su entrambe le facce dell’inserto

Entrambi i tipi di inserti per tornio si dividono poi in ulteriori sottogruppi, caratterizzati dalla tipologia di fissaggio che permettono di realizzare. Ad ogni sottogruppo corrisponde una lettera.

1ª, 2ª e 3ª coppia di numeri: la dimensioni degli inserti e come calcolarle

nomenclatura tornitura - 1 coppia di numeri dimensioni inserti per tornio

Da qui in poi, la nomenclatura cambia a seconda che il produttore segua il sistema metrico europeo ISO o lo standard americano ANSI. La sigla I.C. indica il Cerchio Inscritto ed è una delle dimensioni principali di un inserto. La dimensione di un inserto dipende dalla sua forma e in base a questa si possono individuare 3 gruppi. La forma può essere:

  • equilatera con taglienti della stessa lunghezza
  • rotonda con geometria del tagliente variabile a seconda della profondità di taglio
  • non equilatera con taglienti di lunghezze diverse.
nomenclatura tornitura - 2 coppia di numeri dimensioni inserti per tornio

La seconda coppia di numeri indica, invece, lo spessore dell’inserto ma, come per la quinta posizione, anche qui la descrizione è diversa secondo le norme ISO e ANSI.

Negli inserti con superficie piana senza rompi-truciolo, lo spessore è misurato dall’alto verso il basso sui lati paralleli; negli inserti con rompi-truciolo mono-tagliente la misura si prende su un lato dal tagliente al fondo; negli inserti con rompi-truciolo su entrambi i lati, si misura dal tagliente al fondo opposto.

nomenclatura tornitura - 3 coppia di numeri dimensioni inserti per tornio

La terza coppia di numeri si riferisce invece l’arrotondamento dell’angolo, chiamato anche “raggio di punta”. Uno dei più diffusi e versatile è lo 0,4.

4ª coppia di lettere: la preparazione del tagliente e la direzione di avanzamento

nomenclatura tornitura - 4 coppia di lettere geometria inserto per tornio - tagliente

Questa coppia di lettere presente nella nomenclatura degli inserti per tornio si riferisce al tipo di tagliente e alla direzione di avanzamento. La maggior parte dei taglienti sono arrotondati ma, per i materiali non ferrosi, servono taglienti molto affilati.

5ª coppia di lettere: tutte le informazioni sul rompi-truciolo

nomenclatura tornitura - 5 coppia di lettere geometria inserto per tornio - rompi truciolo

Come è facile intuire dal nome, il rompi truciolo ha l’importante funzione di formare e rompere il truciolo durante la lavorazione. La buona riuscita della lavorazione dipende quindi dal rompi truciolo e da altri parametri quali la velocità e la profondità di taglio e l’avanzamento, che devono essere in linea con quelli indicati per lo specifico inserto.

Nella nomenclatura troveremo quindi lettere diverse a seconda del tipo di lavorazione per cui il rompi truciolo può essere utilizzato:

  • F per finitura o tornitura leggera;
  • M lavorazione media, sgrossatura media, semi-finitura;
  • R sgrossatura;
  • SR sgrossatura pesante

Uno stesso rompi-truciolo può essere comunque idoneo a più lavorazioni (es. R e SR)

Stringa finale: come capire la qualità del metallo duro dell’inserto

nomenclatura tornitura - esempio qualità del metallo duro

L’ultima parte della nomenclatura di un inserto si riferisce alla qualità del metallo duro del pezzo. Sono in tutto 4 elementi che identificano, nell’ordine:

  • la tipologia di lavorazione per cui sono realizzati
  • il produttore
  • la tipologia di materiale da lavorare, ovvero le caratteristiche del metallo
  • la qualità secondo gli standard ISO espressa con un valore che va da 01 a 50

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