La riparazione dei veicoli elettrici è un argomento importante per le officine, per questo vogliamo mostrarti che cosa considerare durante la configurazione di un’infrastruttura di ricarica e approfittare degli incentivi per colonnine ricarica auto elettriche.
La mobilità elettrica arriva anche nella tua officina!
L’e-mobility è l’utilizzo di veicoli a trazione elettrica ed include tutti i veicoli, dalle auto elettriche alle biciclette elettriche. Anche i “veicoli ibridi” sono contati anche nel campo dell’elettromobilità, poiché sono mossi da almeno un motore elettrico.
Viaggiare elettrico significa meno emissioni di CO2, motori più silenziosi e agevolazioni fiscali per gli e-driver. Per le officine automobilistiche bisogna essere preparati alla riparazione e manutenzione dei veicoli elettrici. Ecco cosa devi considerare durante la configurazione dell’infrastruttura di ricarica e ti quale strada seguire per una soluzione economica per la tua officina.
5 buoni motivi per espandere la tua infrastruttura di ricarica
Come installare un’infrastruttura di ricarica per auto elettriche nella tua officina
Di quante e quali stazioni di ricarica ho bisogno? Quanto costerà? Ci sono alcune cose da considerare quando si espande l’ infrastruttura di ricarica. Facciamo qualche esempio:
Controlla l’infrastruttura
Il primo passo è dare un’occhiata più da vicino alla tua officina. Quanto spazio hai per le stazioni di ricarica? Dove sono i collegamenti di alimentazione? È inoltre importante comunicare con il fornitore di energia elettrica e controllare la tensione di rete. Essitono diveerse aziende che offrono il servizio di consulenza e installazione colonnine di ricarica: informati e trova il servizio per te!
Devi conoscere questi requisiti legali
Il parcheggio della tua officina è un “luogo privato aperto a tutti? Se sì, le stazioni di ricarica devono quindi essere conformi al Modo 3 della normativa internazionale IEC 61851-1, per assicurare la massima sicurezza ad utilizzatori e veicoli in ricarica. L’installazione della stazione di ricarica non richiede autorizzazioni o permessi da parte di Enti, se installato e gestito in autonomia dall’azienda.
Approfitta degli incentivi fiscali per colonnine di ricarica auto elettriche!
La detrazione fiscale per wall-box e stazioni di ricarica per auto elettriche arriva fino al 50%! Si può infatti recuperare il 50% della spesa sostenuta per un massimo di 3.000 €, da ripartire in 10 anni, per acquistare e installare una stazione di ricarica per veicoli elettrici.
Possono essere detratte le spese documentate e sostenute dal 1° marzo 2019 al 31 dicembre 2024 che riguardano:
- l’acquisto della stazione di ricarica
- l’installazione della stazione di ricarica
- l’aumento della potenza del contatore (fino a un massimo di 7 kW).
Le spese per l’acquisto e la posa in opera devono essere documentate e pagate tramite bonifico bancario o postale, ovvero con sistemi di pagamento previsti dall’art. 23 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241. Possono beneficiare della detrazione “i soggetti passivi dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) e dell’imposta sul reddito delle società (IRES) che sostengono le spese per gli interventi agevolabili, se le spese siano rimaste a loro carico, e possiedono o detengono l’immobile o l’area in base ad un titolo idoneo”. Se l’acquisto e l’installazione avvengono congiuntamente a uno dei lavori che danno diritto al superbonus anche questa spesa può godere della detrazione del 110%. Informati su tutti gli incentivi per colonnine di ricarica auto elettriche!
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Non solo colonnine: ad ognuno la sua soluzione di mobilità sostenibile
Oggi è possibile scegliere un’automobile smart nella vasta gamma di proposte che, ormai, tutte le case automobilistiche hanno. Ovviamente, a seconda della scelta, sarà necessario individuare se installare o meno una stazione di ricarica e, eventualmente, la tipologia che dovrà essere installata in casa o in ambiente semi-pubblico, definendo il fornitore di energia e, prima ancora, il partner per l’installazione stessa.
Ma facciamo un passo indietro e torniamo alla tipologia di auto smart e, quindi, alle modalità di alimentazione.
Automobili smart: cosa preferire per essere davvero “green”
Come anticipato, oggi sono tante le proposte per una mobilità sostenibile.
Le alternative a 0 impatto o a impatto altamente ridotto, almeno sulla carta, sono due: Full-electric e Plug-in hybrid.
Le prime sfruttano esclusivamente la propulsione elettrica per muoversi e, per questo, sono quelle che effettivamente ci assicurano un livello di emissioni di CO2 su strada ridotto al minimo.
Le altre, con due motori (uno elettrico e uno a combustione) che lavorano in sinergia, riduce moltissimo le emissioni di CO2 , con una versatilità tale da assicurarci le prestazioni su strada che desideriamo.
Le altre tipologie di vetture (Full Hybrid Electric e Mild Hybrid Electric) sfruttano ancora in parte la forza dei motori termici / a combustione che ci assicurano, comunque, una riduzione importante delle emissioni di CO2, ma a dei ritmi troppo lenti che non si sposano al meglio con le esigenze di sostenibilità ambientale cui siamo chiamati a rispondere.
Spine di ricarica: tipologie e varianti più diffuse
Come detto, acquistare un’automobile elettrica è solo il primo passo. Sarà necessario, dunque, a seconda della variante di presa di ricarica, individuare la giusta soluzione di installazione e il partner più adeguato, per evitare spiacevoli sorprese sia in termini di performance del veicolo che in termini di costi.
Parlando di prese di ricarica, anche in questo caso abbiamo più varianti.
Spine per corrente alternata
Consentono una ricarica fino a 43 kW e possono essere di Tipo 1 e Tipo 2.
Tipo 1 (prevalentemente diffusa nelle automobili provenienti da Asia e America):
- potenza massima di ricarica 7,4 kW
- corrente alternata monofase 32 A/230 V
Tipo 2 (trifase secondo standard europeo):
- potenza massima di ricarica 43 kW nelle stazioni di ricarica pubbliche
- potenza massima di ricarica 22 kW nelle reti domestiche
Spine per corrente continua
Consentono una ricarica veloce fino a 350 kW e possono essere di tipo CCS e CHAdeMO:
CCS: spina di ricarica Tipo 2, ma dotata di due contatti di potenza aggiuntivi per la ricarica in corrente alternata; si collega alle stazioni di ricarica veloce in corrente continua.
CHAdeMO: tecnologia giapponese per ricariche rapide; permette ricariche fino a 100 kW (la maggior parte delle stazioni europee arriva solo a 50 kW).