Esiste una tecnologia che facilita il lavoro dei falegnami, dalla progettazione alla realizzazione dell’arredo? La risposta è Wüdesto, l’innovazione della falegnameria che offre una vasta gamma di semilavorati in legno su misura.
GIM è storicità e innovazione
GIM è un’azienda storica della provincia di Lecce, fondata nel 1964 da papà Gaetano. Nasce come una piccola falegnameria, a cui negli anni si è aggiunto uno stabilimento di 4.000 mq, i punti vendita e il virtual show room.
L’azienda è adesso gestita dalla seconda generazione, in particolare dal figlio Christian che fin da piccolo seguiva il lavoro e le orme del papà nella lavorazione del legno. Da oltre 20 anni Christian sceglie di investire in software e strumenti tecnologici, in questa direzione ha aperto un virtual show room integrato, un mix tra show room e virtual show room.
Quali sono i valori di “GIM”?
Il valore della famiglia per la nostra azienda è molto importante: la continuità generazionale della falegnameria si riconosce nei prodotti che offriamo e nell’evoluzione dei sistemi. Mio papà era abituato a lavorare con le macchine, oggi invece lavoriamo con i software, ma non è stato facile intraprendere questa trasformazione in azienda.
Papà Gaetano ha 84 anni e tutti i giorni viene in azienda e in negozio, la sua presenza è importante e lui è sempre sul pezzo! L’azienda per lui è un figlio acquisito che fa crescere ogni giorno e sono fiero di prendermene cura.
So che i nostri clienti si lasciano guidare dall’emozione e dalle numerose possibilità di finiture…spesso concludono l’ordine perché sono sbalorditi!
Come vedete il futuro della falegnameria in Italia?
Questo periodo è stato difficile per le restrizioni governative, ma essere aperti oggi è una grande vincita. Molte realtà non hanno superato la crisi, noi invece stiamo continuando crescere e lavorando bene. Il riconoscimento va sicuramente a Wüdesto e ai vantaggi che ha portato al servizio che offro. Nella città siamo gli unici ad aver aderito al programma e nella regione siamo uno dei pochi. Questa condizione mi consente di aumentare i progetti perché solo da noi i clienti possono toccare con mano l’arredo.
So che i nostri clienti si lasciano guidare dall’emozione e dalle numerose possibilità di finiture…spesso concludono l’ordine perché sono sbalorditi!
Quanto è importante investire nell’innovazione oggi?
Per noi è fondamentale, questo me lo dimostrano i numeri degli ordini che concludiamo. Sono appassionato di informatica e ho creduto in Wüdesto prima ancora che nascesse. Conoscevo il programma ed è stato facile capire le potenzialità. All’inizio dovevo fare i conti con la mentalità della generazione precedente, cioè mio papà e mio zio, entrambi più restii nell’investire in una tecnologia. Loro hanno un’attitudine diversa al cambiamento, più timorosa e meno scontata. Sono molto soddisfatto però, perché si sono convinti non appena hanno visto i risultati.
Non è facile parlare di realtà virtuale a delle persone che sono sempre state abituate a lavorare nello stabilimento. Wüdesto non è una macchina a controllo, è un software che va oltre la falegnameria. Oggi sono tutti entusiasti e mi danno ragione!
Appena i clienti entrano in show room e vedono le due cucine esposte mi chiedono: “è tutto qui?”. Poi indossano le lenti della realtà virtuale e si apre un mondo!
La mixed reality vi differenzia dalla concorrenza perché offrite delle esperienze emotive personalizzate per i clienti. Quali sono i feedback da parte dei clienti?
Sono entusiasti perché si rendono conto del progetto. Prima lo show room aveva 12 cucine, oggi ne abbiamo 2: grazie alla mixed reality possiamo risparmiare spazio e aumentare le proposte da far vedere ai clienti, quindi maggiore efficacia e minor costi. Appena i clienti entrano in show room e vedono le due cucine esposte mi chiedono: “è tutto qui?”. Poi indossano le lenti della realtà virtuale e si apre un mondo!
I clienti si rendono conto dell’arredo direttamente dove sarà posizionato, della coordinazione con gli altri spazi e delle misure. I clienti non sono abituati, a Lecce non è comune avere una tecnologia simile. Sembra quasi una tecnologia spaziale!
L’utilizzo della tecnologia Wüdesto ha influito nella qualità del servizio offerto al cliente?
Sicuramente sì! Da appassionato di informatica ho sempre investito in software per la progettazione dell’ambiente. Avevo 16 anni quando ho fatto comprare a mio papà la prima tecnologia e l’ho introdotta nel processo di lavorazione dell’azienda.
Per quanto riguarda Wüdesto, invece, collaboravo con Hevolus da anni e ho scelto di investire nel programma originale su cui gira Wüdesto. Oggi è ancora più sviluppato e semplifica il lavoro. Nell’informatica è il servizio più completo per la progettazione delle cucine: è l’unico che mi fa progettare la cucina, mostrarla renderizzata e ordinare cliccando solo un bottone, senza scomporre l’ordine che mi farebbe perdere tempo.
Qual è la particolarità di Wüdesto che vi ha spinto ad investire nella tecnologia?
La completezza di tutto il sistema: dalla progettazione, alla possibilità di fare una ricostruzione virtuale e…la magia della mixed reality.
Il cliente immagina lo spazio, sceglie i mobili, le finiture, le misure e indossa le lenti. In un attimo si muove all’interno dello spazio per vivere i colori e la resa…è un biglietto da visita che non tutti possono offrire!