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L’innovazione della falegnameria si chiama Wüdesto, tecnologia che facilita il lavoro dei falegnami, dalla progettazione alla realizzazione dei complementi d’arredo con una vasta gamma di semilavorati in legno su misura.

Arredare Insieme e Wüdesto: il giusto mix di tecnologia e arte

“Arredare Insieme” è una falegnameria di Monopoli, che nasce nel 1995 dalla passione di papà Vincenzo. Già all’età di 16 anni, Vincenzo Dibello intraprende il viaggio che avrebbe seguito tutta la vita: lavorare il legno e creare pezzi unici.

All’età di 35 anni, papà Vincenzo fonda la sua falegnameria e il figlio Leonardo si unisce durante i weekend per aiutare il papà con i progetti. La passione per il legno di Leonardo diventa ogni giorno più forte e, dopo anni di gavetta nella falegnameria del padre, nel 2014 cambia il nome della falegnameria di famiglia in “Arredare Insieme”.

Famiglia Dibello

Quali sono i valori di “Arredare Insieme”?  

Il legno è la nostra più grande passione, che ci consente di creare opere d’arte per i nostri clienti. Il nome della falegnameria è stato scelto per evocare il nostro valore: arredare la casa dei nostri clienti insieme a loro, come fosse casa nostra. Crediamo nell’importanza di vivere la propria casa già dal momento della progettazione, perché è essenziale “sentirsi a casa” anche quando l’arredo è solo un’idea. I nostri clienti sanno che da noi trovano un ambiente famigliare, valore che trasmettiamo attraverso la passione che mettiamo nel disegnare gli arredi.

Il cliente non si aspetta di vedere un progetto sulla carta, vuole entrare nell’arredo come fosse già realizzato e le tecnologie sul mercato raggiungono esattamente questo obiettivo.

Come vedete la falegnameria in Italia oggi e domani?

Sono personalmente un appassionato di tecnologia e mi piace sperimentare sempre nuovi strumenti. In falegnameria crediamo profondamente nell’importanza di offrire soluzioni sempre nuove ai clienti, ci piace stupirli!
La falegnameria in Italia sta crescendo, soprattutto grazie alle nuove tecnologie come Wüdesto e la realtà aumentata. Ovviamente la tecnologia da sola non basta: è necessario associare l’arte di saper fare alla tecnologia per creare progetti unici per il cliente.
Oggi possiamo dire che il cliente non si aspetta di vedere un progetto sulla carta, vuole entrare nell’arredo come fosse già realizzato e le tecnologie sul mercato raggiungono esattamente questo obiettivo.

Come avete inserito Wüdesto nel vostro processo di lavoro?

Ci siamo avvicinati alla tecnologia Wüdesto grazie al consulente Würth, che ha capito in un attimo le nostre esigenze. Era il 2015 quando ci è stata presentata la tecnologia: abbiamo subito scelto di provarla per capirne il potenziale. Non ci sbagliavamo e ne siamo rimasti affascinati!

Oggi sappiamo che grazie a Wüdesto riusciamo a realizzare un progetto in 20 minuti e non abbiamo nessuna perdita di tempo per concludere l’ordine.

Wüdesto ci aiuta anche nella realizzazione del preventivo: è facile sapere quanto costa il singolo prodotto, anche solo una cerniera. Per questo oggi offriamo un preventivo chiaro e trasparente e i clienti apprezzano.

In che modo è cambiato l’approccio al cliente con Wüdesto?  

È completamente cambiato! Quando un cliente veniva in falegnameria per un progetto, prima di Wüdesto dovevamo cercare immagini e campioni per rendere concreto le idee dei clienti. Oggi invece tutti possono entrare nella stanza, vedere l’arredo e addirittura aprire gli sportelli!

I nostri clienti ci conoscono perché seguono la passione di mio papà dagli esordi, ma quando vengono in falegnameria ci piace stupirli con la nostra tecnologia che si unisce alla qualità di quello che realizziamo. Infine Wüdesto ci aiuta anche nella realizzazione del preventivo: è facile sapere quanto costa il singolo prodotto, anche solo una cerniera. Per questo oggi offriamo un preventivo chiaro e trasparente e i clienti apprezzano.

Come vi siete approcciati alla realtà virtuale? 

La realtà virtuale è una tecnologia che stiamo sperimentando da poco, ma mi sono già appassionato! Quando il consulente Wüdesto me l’ha presentato sono rimasto io a bocca aperta e ho pensato: “se io sono entusiasta, chissà i clienti”! Effettivamente non ci sbagliavamo. Abbiamo fatto il test con un cliente che aveva visto il progetto sul computer e non era convinto. Ho deciso di fargli rivedere il progetto con la realtà aumentata e indossate le lenti…magia!

Il cliente ha avuto un approccio completamente diverso, in quanto ha capito esattamente gli spazi che aveva a disposizione, i complementi inseriti e gli è piaciuto al punto da concludere l’ordine. Era un test e devo dire che è stato più che superato! Oggi sto già lavorando ad altri progetti e continuerò a sfruttare la tecnologia.

Consigliereste Wüdesto ai falegnami? 

Assolutamente si, anzi l’ho già fatto! Ci piace collaborare con altri colleghi falegnami per scambiare suggerimenti e tecniche di lavorazione. Non abbiamo mai seguito la direzione della competizione sleale, perché siamo conosciuti e crediamo molto nel nostro operato.

Oggi consiglio non solo di usare Wüdesto, ma di sfruttare questa tecnologia i più possibile. È infatti con la sperimentazione che si impara ad usarla al meglio e in modo più veloce e, per ogni necessità, il consulente Würth è sempre a disposizione per consigli e aiuti.