Skip to main content

L’industria nautica italiana ha registrato un’aumento del fatturato del 12% nel 2019, confermando per il quinto anno consecutivo una crescita a due cifre. Anche di fronte all’emergenza Covid, questo mercato si è mosso positivamente.

Questo è quanto emerso dalla 41esima edizione de “La Nautica in Cifre“, pubblicazione di Confindustria Nautica, patrocinata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, presentata al 60esimo Salone Nautico di Genova, nell’ambito del convegno “Boating Economic Forecast/ La resilienza della nautica. Quali scenari per il settore nell’era del new normal?.

0
miliardi
Fatturato
0
%
Nuovi addetti del comparto industriale
0
%
Contributo della nautica al Pil

L’industria navale ha raggiunto diversi risultati* importanti:

  • Fatturato: 4,78 miliardi di euro
  • Addetti effettivi del comparto industriale: + 5,4%
  • Contributo della nautica al Pil: 11,9%

*dati 2019

Nel 2020 c’è stata una crescita del mercato navale, nei primi nove mesi ha raggiunto il fatturato del 2019.

Chi si occupa di lucidatura navale conosce bene pregi e difetti del gelcoat, un prezioso alleato per la protezione delle imbarcazioni, che però richiede la dovuta manutenzione.

Per ripristinare il rivestimento di una barca e farla tornare come nuova servono quindi alcune semplici operazioni. Utilizzando i prodotti giusti e con l’aiuto di qualche prezioso consiglio potrai ottenere una lucidatura impeccabile e durevole.

Il gelcoat è un prodotto molto utilizzato nel mondo della nautica. Le imbarcazion hanno bisogno di manutenzione ordinaria e straordinaria. Il gelcoat viene applicato per le riparazioni di carena, in coperta e in tutte le parti di un imbarcazione composte in vetroresina.

Ma a cosa serve il gelcoatIl gelcoat ha due applicazioni particolari per creare una barriera per proteggere lo strato esterno dalla barca:

  • Opacizzazione: La lucidità del vetroresina con il tempo si consuma e si verifica il fenomeno di opacizzazione. In questi casi basta lucidare il gelcoat con delle vernici apposite, oppure ridargli vita grazie all’uso di paste abrasive.
  • Abrasioni da urto: Dopo urti e sfregamenti costanti, si potrebbero usurare la protezione in superficie dell’imbarcazione.

4 passaggi per trattare il gelcoat usurato e ritornare ad avere una lucidatura navale perfetta

Le carene, le coperte e tutte le superfici in vetroresina delle imbarcazioni sono di solito rivestite in gelcoat, uno strato protettivo compatto e privo di porosità. Il suo compito è riparare la fibra di vetro dalle infiltrazioni d’acqua e i raggi ultravioletti. È un materiale estremamente valido che però è soggetto ad un’inevitabile usura naturale.

I principali nemici del gelcoat sono infatti gli urti, soprattutto in fase di ormeggio, e l’opacizzazione, per la continua esposizione ai raggi solari. A questi si aggiungono graffi, causati ad esempio da oggetti alla deriva, e il formarsi di scoloriture ed alghe, per la permanenza in acqua.

Per evitare che si creino danni più seri è quindi importante ispezionare regolarmente lo strato di gelcoat e intervenire tempestivamente.

Il ripristino di una corretta lucidatura navale prevede 4 fasi:

  1. Decontaminazione
  2. Levigatura
  3. Lucidatura
  4. Protezione e Mantenimento
lucidatura navale

1. Decontaminazione: il primo step per preparare le superfici ad una lucidatura navale esemplare!

Prima di qualsiasi altra operazione, le superfici vanno pulite accuratamente e decontaminate con prodotti specifici.

Non ci devono essere contaminazioni altrimenti, levigando o lucidando, si rischia di creare nuovi graffi.

A proposito di graffi, attenzione a quelli più invasivi. Se hanno trapassato lo strato di gelcoat la levigatura e la lucidatura non bastano. Servirà un riempitivo che chiuda le fessure e le crepe più profonde.

2. Levigatura, ovvero come eliminare graffi dal gelcoat e ottenere una superficie super-liscia

Con la levigatura si vanno ad eliminare i graffi presenti sul gelcoat e si prepara la superficie alla lucidatura navale vera e propria.

In questa fase avrai quindi bisogno di levigatrici roto orbitali che, con il loro particolare movimento rotatorio ad alta velocità, assicurano risultati ottimali in tempi piuttosto rapidi.

Il segreto per ottimizzare e velocizzare ancora di più il lavoro è usare abrasivi diversi, di volta in volta sempre più fini.

3. Lucidatura navale: come dare nuova brillantezza alle superfici eliminando ogni imperfezione

Sulle superfici delle imbarcazioni si formano tantissime piccole imperfezioni generate dalle cause più svariate. Possono essere: lavaggi sbagliati, urti, piccoli difetti di produzione, la caduta accidentale di alcune sostante o anche sola la semplice usura.

Si creano così graffi, aloni, ossidazioni, piccole incisioni e difetti vari che ostacolano il passaggio della luce e rendono quindi la superficie molto meno brillante.

L’unico modo per eliminarli in maniera definitiva è ricorrere prima alla levigatura e poi alla lucidatura.

Per quest’ultimo passaggio si usano di solito lucidatrici rotative, più rapide rispetto a quelle roto orbitali o a doppia azione. Il rischio è però la formazione di aloni e ologrammi. Per evitarli servono molta esperienza, prodotti lucidanti adeguati e i giusti Pad in abbinamento.

4. Protezione e mantenimento: il tocco finale per assicurarsi una lucidatura duratura

 Ora che hai ripristinato la superficie e l’hai lucidata, non resta che trattarla con prodotti specifici, indispensabili per perfezionare il tuo lavoro e renderlo il più duraturo possibile.

Serve ad esempio un rivestimento protettivo che protegga dai raggi UV e anche dagli eventi atmosferici cui l’imbarcazione è continuamente sottoposta.

E poi, per qualsiasi intervento e pulizia delle superfici, è sempre importante saper scegliere il giusto strumento di applicazione, dal macchinario al semplice panno.

Scopri i nostri consigli con i migliori prodotti per la lucidatura navale > e le tecniche per applicarli in maniera corretta e ottimale.

    Hai bisogno di maggiori informazioni sul prodotto?

    Compila il form per essere ricontattato a breve da un referente Würth.