Per la rubrica Ideas for Managers abbiamo affrontato con il contributo del nostro A.D. Nicola Piazza la tematica dell’innovazione nelle aziende. Würth Italia ha conseguito il prestigioso Premio Innovazione SMAU nel 2018 con Wüdesto e nel 2019 con l’Automatic Store, mentre è del 2020 il lancio del Würth Innovation Hub al NOI Techpark di Bolzano.
L’innovazione passa esclusivamente per il digitale?
No, assolutamente no, il digitale è solo un mezzo per poter portare avanti l’innovazione, ma tutto parte dalla testa, nel senso che nelle menti aziendali e soprattutto nei focus aziendali deve esserci sempre il tema dell’innovazione. Tutte le persone che fanno parte dell’organizzazione aziendale devono essere consapevoli e devono vivere la cultura dell’innovazione perché nessuna azienda è immune da questo tema, e se vuole rimanere leader sul mercato e pensare di avere un futuro sia dal punto di vista delle quote di mercato che del successo, deve confrontarsi con questi temi.
A tal proposito è fondamentale che il tema innovazione venga gestito dai vertici aziendali e che sia uno dei principali temi su cui si confrontino, perché i progetti innovativi vanno tutelati, difesi e protetti. È normale che un progetto ad alto contenuto innovativo nelle prime fasi non porti i risultati previsti, ma non bisogna mollare, bisogna tenere duro perché alla fine si lavora per lo sviluppo futuro, per i prossimi anni.
Come stimolare la cultura dell’innovazione in azienda?
Il tema dell’innovazione deve essere sempre presente in qualsiasi incontro aziendale, in tutti i meeting principali e nei meeting informativi, perché tutti i collaboratori devono sapere e capire la direzione in cui si muoverà l’azienda, conoscere le principali innovazioni con cui ci si dovrà confrontare in futuro.
A tal proposito, ad esempio, è fondamentale avere delle possibilità di incontro con ambienti altamente innovativi, come possono essere gli incubatori di startup, i politecnici oppure anche H-Farm, partecipare a incontri e convegni e sensibilizzare costantemente il personale sulle nuove tecnologie che arriveranno nei prossimi anni, essere preparati e pronti a un radicale cambiamento perché sappiamo che ogni tre, quattro, cinque anni cambia totalmente sia la tecnologia che il fabbisogno della clientela e bisogna non farsi sorprendere.
Si può innovare solo con una startup?
Confrontarsi con il mondo delle startup è sicuramente fondamentale perché queste le ritengo degli acceleratori di innovazione, in quanto ogni azienda che opera sul mercato deve misurarsi con tematiche di daily business e quindi non sempre c’è il tempo e la concentrazione per potersi occupare di innovazione. Una startup per suo dna e formazione si occupa 365 giorni all’anno di innovazione e quindi consente alle aziende che si confrontano con lei di accelerare i processi di innovazione.
In ogni caso, visto l’importanza della tematica, non basta confrontarsi con startup, ma è necessario che all’interno di ogni azienda si costituiscano dei team di persone che abbiano altissima competenza digitale e conoscano e abbiano competenze in materia di innovazione e che possano trasferire anche a tutti gli altri collaboratori la cultura, il know-how, le competenze e le informazioni.
Quindi la ricetta giusta è un bel mix tra know-how e cultura interna e utilizzo di startup altamente innovative.
Come capire se l’azienda sta innovando bene?
Credo che il modo migliore per capire se un’azienda sta innovando bene è comprendere se c’è una visione chiara di quelli che sono gli scenari del futuro. Un’azienda, nel mondo in cui viviamo oggi, deve avere costantemente nella sua pipeline progetti innovativi, deve lanciare costantemente test per capire se le nuove tecnologie sono implementabili nel proprio business.
Ci vuole sicuramente un team che si occupa di innovazione e io credo che un’azienda che sta innovando bene la si veda dalle pipeline dei progetti in essere: più progetti lancia più rischia di sbagliare, tuttavia sicuramente troverà due, tre, quattro progetti che diventeranno di successo e con questi potrà conquistare nuove quote di mercato e differenziarsi dai competitor.