A dare un prezioso contributo al Würth Customer Day 2020 è stato Alberto Di Tanno, l’imprenditore e azionista di maggioranza del Gruppo Intergea e Nobis Assicurazioni. Di Tanno, attraverso affascinanti aneddoti, ha raccontato i suoi esordi e lasciato agli spettatori indimenticabili spunti motivazionali.
Dall’esordio della tua carriera ad oggi hai sicuramente sviluppato un’attitudine al cambiamento. Quanto conta rischiare e osare?
Meno di quello che si pensa. È importante essere determinati nell’applicare il cambiamento, ma bisogna evitare di rischiare troppo. Meglio consolidare quello che si è fatto e guardare avanti, senza fare salti nel vuoto che sono pericolosi.
Hai iniziato la tua carriera nel Corpo di Polizia di Stato, hai poi proseguito nel business automobilistico e fondato una start up nel campo assicurativo. Oggi sei un imprenditore impegnato anche nel sociale, qual è il motore del tuo successo?
In due parole: entusiasmo e curiosità, sono due caratteristiche che non possono mancare per continuare a crescere e svilupparsi. Devi essere curioso di apprendere cose nuove e confrontarti con gli altri, con entusiasmo e fame. Sono queste le caratteristiche che cerco anche nei soci e nei collaboratori.
Entusiasmo e curiosità sono due caratteristiche che non possono mancare per continuare a crescere e svilupparsi.
L’innovazione è oggi un must per le aziende che vogliono fronteggiare la concorrenza. È stato importante investire in strumenti innovativi?
Sì, anche se io dico che la caratteristica più importante è saper copiare bene le cose di successo. Se al posto di inventare, si copiano le cose positive, migliorandole, si fa meno fatica. Spesso quando inventi cose nuove si perde molto tempo nel fare cultura e quella non te la paga nessuno!
Negli ultimi anni sono sempre di più le innovazioni tecnologiche nel settore automobilistico per una mobilità sostenibile. La ricerca di tecnologie sostenibili da parte del cliente è in crescita? Se sì, quali sono le esigenze di un consumatore green?
Se ne parla tanto, ma esiste ancora una parte di sano egoismo da parte delle persone: nella sostanza non vogliono fare nessun sacrificio, preferiscono mantenere le stesse comodità di prima, spendendo meno e consumando meno. Se tutto questo lo si fa all’insegna del green, sono tutti contenti, ma nel momento in cui bisogna sacrificarsi, la situazione non è così semplice. Le aspettative del medio termine nel green sono secondo me più alte di quelle che si realizzeranno.
La leadership è una caratteristica innata, ma è possibile migliorarla e svilupparla: basta avere fame e un po’ di sana cattiveria per raggiungere gli obiettivi.
A tuo avviso, quanto è importante investire nella sostenibilità?
Ritengo che sia una strada obbligata per rinnovare il parco auto e quindi si ottengono due effetti: da un lato la crescita economica, perché nel PIL di una nazione l’auto rappresenta un fattore importante, dall’altro si fa un’economia sostenibile, perché è impossibile continuare a pensare di crescere ininterrottamente con le emissioni.
Quali sono i valori per te essenziali nella scelta di un partner commerciale affidabile?
L’affidabilità è che non abbia una visione di breve termine e tattico perché, lavorando sul medio e lungo termine e con la volontà di far crescere l’azienda, è necessario circondarsi di partner che abbiano la stessa visione. Con un partner straordinario ma tattico, il costo del cambiamento è peggiore dei vantaggi. Per questo preferisco un partner affidabile nel medio lungo termine, anche se non ha le condizioni ottimali.
Cos’è per te la leadership e che consiglio daresti ai nostri clienti per svilupparla?
La leadership è, purtroppo e fortunatamente, una caratteristica innata che alcune persone hanno e altre meno. Senza dubbio è possibile migliorarla e svilupparla, ma alla base ci deve essere una forte volontà di raggiungere un obiettivo che bisogna avere – come spesso si dice – nella pancia. A Napoli si usa un termine che rende molto l’idea: la “cazzimma”, che tradotto vuol dire avere fame e un po’ di sana cattiveria per raggiungere l’obiettivo.