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Attraverso 70 anni e tre generazioni, la GAI Macchine Imbottigliatrici Spa ha stabilito più di una pietra miliare nell’evoluzione dell’imbottigliamento di qualità. Oggi le sue macchine sono al lavoro in tutto il mondo, ovunque si imbottigli con orientamento alla qualità, con assistenza tecnica specializzata e ricambi a vita.

GAI ha installato nostri sistemi KANBAN in tre reparti. Impresa molto attenta all’innovazione, sta valutando di avvalersi della distribuzione automatizzata dei DPI e della soluzione HoloMaintenance.

Abbiamo intervistato l’Ing. Guglielmo Gai, CEO di GAI, sui temi della digitalizzazione e della logistica intelligente.

Ing Guglielmo Gai

GAI è un’azienda italiana che esporta i propri macchinari in tutto il mondo. Quali caratteristiche li rendono così apprezzati?

Direi due aspetti. Il primo è l’alta qualità e alta innovazione, cercando di mantenerle sempre un po’ più rispetto alla concorrenza. All’inizio era un po’ penalizzante in quanto il costo per il cliente era più alto, tuttavia alla lunga abbiamo ottenuto un riconoscimento che premia gli sforzi e gli investimenti fatti.

Il secondo aspetto è che ci concentriamo moltissimo sul servizio al cliente; per noi non deve essere una fonte di guadagno e manteniamo i prezzi molto corretti. Vediamo come priorità assoluta il problema che può avere il cliente. Abbiamo anche una scuola di formazione per i tecnici riconosciuta dalla Regione Piemonte, per formare personale in grado di fornire assistenza.


Come riuscire a ideare e produrre internamente più del 90% delle parti che compongono i macchinari?

Questo si deve a una scelta che già aveva effettuato il nonno, fondatore dell’azienda, e che portiamo avanti: progettare e produrre quello che vogliamo vendere. Se gli svantaggi possono essere i grossi investimenti, questo ci dà una flessibilità e reattività superiore rispetto alla concorrenza, con un vantaggio evidente per il customer service: siamo in grado di riprodurre qualsiasi pezzo già prodotto negli ultimi 50 anni. Scelta onerosa ma vincente, costruita negli anni un pezzettino alla volta, in controtendenza con le mode attuali.

Würth ci ha mostrato un piano e ritenendolo un partner credibile ci ha dato il coraggio di fare l’investimento


Quanto conta la digitalizzazione dei processi?

Conta moltissimo ed è stata una scoperta in parte casuale: facevamo già investimenti approfittando degli incentivi di Industria 4.0 e così abbiamo integrato nuovi macchinari. Motivi economici, ma anche vantaggi nella flessibilità della gestione molto importanti, come il processo per recuperare macchine utensili vecchie. Tecnologia in produzione e sui prodotti per poi fare un follow-up sulle macchine che vendiamo.


Quali specifiche esigenze vi hanno portato a scegliere i sistemi logistici di Würth Italia?

Perdevamo tanto tempo in attività a basso valore aggiunto come la gestione di componenti di bulloneria. Oltretutto ci ritrovavamo settimanalmente con buchi di magazzino che rallentavano o bloccavano il montaggio. Era diventato necessario trovare la soluzione e ci siamo guardati attorno: Würth ci ha mostrato un piano e ritenendolo un partner credibile ci ha dato il coraggio di fare l’investimento. All’inizio è stato complicato in quanto a noi mancava la struttura ma anche la conoscenza delle nostre effettive esigenze, tuttavia nel giro di 6 mesi siamo arrivati a una soluzione sufficientemente adatta, a distanza di un anno il sistema funziona in maniera impeccabile.


Vi è possibile descrivere alcuni vantaggi portati dai sistemi Kanban?

Risparmio di soldi e non ci sono buchi di magazzino: mai più bulloneria mancante! I costi sono stati abbattuti rispetto a prima, anche grazie allo scambio delle informazioni per l’ordine che avviene automaticamente in digitale, tra i sistemi informativi nostri e di Würth.


Cosa vi spinge verso l’introduzione dei Distributori automatizzati ORSY® Mat di DPI?

Lo scopo è duplice: non occuparci della gestione, un’attività a bassissimo valore aggiunto, e utilizzare i DPI adeguatamente. Infatti possiamo avere un controllo puntuale dei consumi e che tutte le persone utilizzino i DPI, tracciando l’effettivo prelievo. Con la distribuzione manuale non siamo in grado di farlo, mentre diventa utile poter tracciare i flussi.


Un altro aspetto importante è la viteria con certificazione alimentare: in questo ambito come vi supporta Würth?

Operiamo in un settore che richiede la certificazione, un obbligo di legge. Inizialmente non è stato facile trovare una risposta adatta alle nostre effettive esigenze, poi le cose si sono chiarite e la strada è stata trovata. Ora abbiamo l’opportunità di gestire anche questo tipo di viteria con il vostro sistema Kanban.


Come considerate il supporto tecnico e commerciale offerto dai referenti Würth?

Sebbene i primi tempi siano stati difficoltosi nel relazionarsi, riconosco che la qualità del servizio è sempre andata in crescendo. Gli operatori che attualmente ci seguono in azienda sui sistemi Kanban sono tecnicamente preparati e validi collaboratori, oltre che persone disponibili.

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