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Il codice di prevenzioni incendi, D.M. 3 agosto 2015, definisce all’interno del capitolo G.1.13 il concetto di “Classe di resistenza al fuoco”. Esso rappresenta, a livello temporale, quanto un determinato compartimento mantiene la propria integrità se soggetto ad un incendio sviluppato secondo una curva nominale.

Tale curva è adottata per la classificazione delle opere da costruzione e per le verifiche di resistenza al fuoco di tipo convenzionale. La curva che maggiormente viene utilizzata, e che descrive le maggiori situazioni reali è la curva di incendio standard. Questa permette la definizione di soluzioni conformi nella progettazione antincendio.

Il suo andamento segue la seguente relazione tempo/temperatura (ISO 834):

Tg = 20 + 345 · log10 (8·t + 1) 

dove t è il tempo espresso in minuti e Tg la temperatura in °C.

Sviluppo dell'incendio - Curva temperatura-tempo

Calcolo e andamento delle curva nominale standard ISO 834 per la resistenza al fuoco

La curva nominale è riproducibile in laboratorio e rappresenta l’andamento della temperatura media dei gas caldi in fase d’incendio generalizzato; il punto di origine corrisponde con l’innesco del flash-over.

  • Flash-Hover: con questo termine si intende il momento in cui all’interno del locale chiuso, o semichiuso, la temperatura dei gas che lambiscono tutti i materiali combustibili è tale da comportare un fenomeno di innesco generalizzato e quindi uno sviluppo veloce e massiccio delle fiamme.

La curva ha un andamento monotono crescente della temperatura fino ad un determinato istante dove si riporta a temperatura ambiente. Il punto nel quale la curva termina la crescita corrisponde al valore prestazionale richiesto dal compartimento/elemento analizzato, si identifica quindi la classe REI, R o EI.

Tale curva d’incendio standard fornisce valori della temperatura che nella maggior parte dei casi sono più elevati di quelli che effettivamente si riscontrano durante un incendio naturale; infatti, nella fase finale di decadimento la temperatura decresce nel tempo a causa dell’esaurimento del combustibile (se non interviene prima un’azione di spegnimento da parte dei soccorritori).

Il decreto prevede anche la formulazione di altre curve nominali che si sostituiscono a quella sta standard se siamo in presenza di idrocarburi o si devono valutare gli effetti di un incendio che sviluppatosi all’interno di un compartimento va a coinvolgere strutture esterne.

Azioni termiche per l’analisi della temperatura: curve di incendio nominale

Curva Standard (ISO 834)

θg = 20 + 345 log10 (8t +1)

Curva da Idrocarburi

θg = 1080(1-0,325 e-0,167t – 0,675 e-2,5t) + 20

Curva da Esterni

θg = 660 (1-0,687 e-0,32t – 0,313 e-3,8t) + 20

Azioni termiche per l’analisi della temperatura - Curve di incendio nominali

Il decreto 16 febbraio 2007 indica le modalità per definire la resistenza al fuoco di elementi costruttivi secondo l’approccio prestazionale. La normativa permette di seguire tre differenti possibili strade:

  • All’interno dell’allegato B del Decreto si definiscono le caratteristiche per la classificazione secondo metodi sperimentali
  • Nell’allegato C secondo risultati di calcolo
  • Nell’allegato D secondo il metodo tabellare.

Quest’ultimo metodo è l’unico dei tre ad essere vincolato alle casistiche di verifica secondo l’approccio prestazionale e curva di incendio nominale standard.

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