Nastri autoespandenti e pellicole impermeabilizzanti: caratteristiche, differenze e applicazioni

Negli ultimi anni, la domanda di edifici energeticamente efficienti è cresciuta sempre più, spinta da normative più stringenti e da una maggiore attenzione alla sostenibilità.
Nell’edilizia moderna, la sigillatura dei giunti tra serramento e muratura è un punto critico che incide direttamente sulla tenuta all’aria, all’acqua e sull’isolamento termoacustico dell’involucro edilizio.

Per progettisti, ingegneri e operatori specializzati, la scelta dei materiali gioca un ruolo cruciale nell’ottenere prestazioni elevate in efficienza energetica e comfort abitativo. In questa guida analizziamo in dettaglio due soluzioni tecniche fondamentali: i nastri autoespandenti e le pellicole impermeabilizzanti, con focus su caratteristiche, differenze e contesti applicativi.

Il nastro autoespandente è una guarnizione in schiuma poliuretanica impregnata con resine acriliche o bituminose, che si espande progressivamente dopo l’applicazione. Questo processo permette di sigillare giunti e fessure garantendo un’aderenza ottimale tra le superfici.

L’espansione consente, dunque, di adattarsi perfettamente alle irregolarità del giunto, offrendo:

• resistenza agli agenti atmosferici (pioggia, vento e raggi UV);

• espansione controlltata per adattarsi a diverse larghezze di giunto;

• impermeabilità all’acqua fino a determinati livelli di pressione;

• permeabilità al vapore per prevenire condense interne.

Secondo la norma DIN 18542:2009, i nastri autoespandenti si dividono in tre tipologie, ognuna con caratteristiche di tenuta diversa:

• BG1 – resistente agli agenti atmosferici e all’esposizione ai raggi UV Impermeabile all’acqua e alla pioggia battente con pressioni uguali e superiori a 600 Pa;

• BG2 – impermeabile all’acqua e alla pioggia battente con pressioni fino a 300 Pa, non può essere esposto ai raggi UV;

• BGR – impermeabile all’aria e al vapore, nessuna tenuta alla pioggia battente.

Le pellicole impermeabilizzanti sono materiali tecnici utilizzati per garantire la tenuta all’acqua e all’aria in diverse applicazioni edilizie, in particolare nelle giunzioni tra serramenti e muratura, ma anche in coperture, facciate e sottofondi.

La loro funzione è quella di:

• impedire il passaggio dell’acqua dall’esterno verso l’interno;
• regolare la traspirabilità del sistema, evitando la formazione di condensa interstiziale;
• favorire la tenuta all’aria, migliorando le prestazioni energetiche;
• compensare i movimenti strutturali, grazie alla loro elasticità.

La selezione tra nastri autoespandenti e pellicole impermeabilizzanti dipende dal tipo di edificio, dalle prestazioni richieste e dalla configurazione del nodo di posa. In contesti dove l’isolamento acustico e termico è prioritario, i nastri risultano più vantaggiosi. Le pellicole, invece, sono ideali per garantire una perfetta impermeabilizzazione, soprattutto in aree esposte o sottoposte a forti sollecitazioni atmosferiche.

Checklist rapida per la scelta del materiale:

✅ Hai bisogno di isolamento acustico? Preferisci il nastro autoespandente.

✅ Devi garantire tenuta all’acqua elevata? Scegli pellicole impermeabilizzanti.

✅ Il giunto ha dimensioni variabili? Il nastro si adatta automaticamente.

✅ Il contesto richiede alta traspirabilità? Combina entrambi per prestazioni ottimali.

Le pellicole impermeabilizzanti insieme ai nastri autoespandenti rappresentano un elemento tecnico cruciale in edilizia moderna, soprattutto nell’ambito della posa ad alta efficienza dei serramenti.

La scelta e l’installazione corretta di questi materiali permette di ottenere edifici più performanti, durevoli ed efficienti dal punto di vista energetico.
La loro efficacia dipende non solo dal prodotto, ma anche dalla progettazione del nodo e dalla posa professionale; la capacità di adattarsi automaticamente alle superfici li rende strumenti indispensabili per la posa in opera di serramenti, facciate e strutture prefabbricate.
Grazie alla loro conformità agli standard di isolamento termico, acustico e impermeabilizzazione, il loro utilizzo contribuisce a migliorare le prestazioni energetiche degli edifici, riducendo i consumi e aumentando il comfort abitativo.

Vuoi saperne di più su come progettare un nodo di posa efficiente? Lascia un commento qui sotto: il nostro team tecnico è pronto a supportarti.