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A testa cilindrica, svasata, in acciaio temprato o inox. Ma anche viti per legno, viti metriche, con superficie bronzata o nichelata. È solo una piccolissima parte delle centinaia di tipi di viti esistenti. La varietà è talmente vasta che è possibile trovare sempre la vite giusta per ogni specifica lavorazione. Però orientarsi in una gamma di prodotti così ampia non è semplice.

Qui troverai una piccola guida su come scegliere le viti giuste, sulla base delle caratteristiche che le contraddistinguono.

Tante tipologie di materiale, tanti tipi di vite

Una prima distinzione riguarda sicuramente il materiale. La maggior parte delle viti sono in:

  • acciaio temprato, ovvero sottoposto a tempra, uno speciale trattamento termico che aumenta la durezza dell’acciaio. Una vite in acciaio temprato è quindi particolarmente resistente alle torsioni e alle sollecitazioni.
  • acciaio inox: ha un elevata percentuale di cromo che lo rende resistente alla corrosione. Le viti in acciaio inossidabile sono perfette per un’esposizione all’aria e all’acqua ma sono meno resistenti di quelle in acciaio temprato.
    A seconda della composizione della lega, ci sono poi altri tipi di vite. Le più diffuse e versatili sono le viti in inox A2 o A4, ancora più resistenti alla corrosione.

Massima resistenza alla corrosione o resa estetica? Dipende dal rivestimento

Le proprietà delle viti dipendono molto dal tipo di rivestimento della loro superficie. Sono proprio questi trattamenti a conferire maggiore o minore resistenza alla corrosione o una resa estetica.

Le viti in acciaio temprato possono avere un rivestimento:

  • zincato bianco o nero: entrambe hanno una bassa resistenza alla corrosione (circa 48 ore di nebbia salina o ruggine rossa)
  • zincato giallo: con una maggiore resistenza alla corrosione rispetto alle precedenti (96 ore di nebbia salina o ruggine rossa)
  • Deltacoll mediante un’applicazione non elettrolitica che aumenta la resistenza della vite alla corrosione (240 ore di nebbia salina o ruggine rossa). Sono prive di metalli pesanti nocivi come il cromo VI.
  • Ruspert/Durocoat per ottenere una resistenza medio-alta alla corrosione (400 ore di nebbia salina o ruggine rossa)
  • ALZ: un rivestimento meccanico dello spessore di circa 10um, stabile ai raggi UV e composto da zinco e stagno. I tipi di viti così ottenute hanno un’elevata resistenza alla corrosione (500 ore di nebbia salina o ruggine rossa)
  • Zinco Nichel: con proprietà simili alle viti rivestite in ALZ.

Ci sono poi dei rivestimenti puramente estetici. La superficie di una vite può quindi essere lucida, grezza o cromata, ma anche ottonata o bronzata o nichelata. In tutti i casi la resistenza alla corrosione si abbassa.

Dimmi che testa hai e ti dirò che tipo di vite sei!

Un altro elemento utile nel capire come scegliere le viti giuste è la forma della testa. Le più comuni sono:

  • piana svasata (tps): durante l’avvitamento la testa entra nella superficie di applicazione. È quindi ideale per materiali morbidi.
  • cilindrica normale: rimane sempre in superficie ed è adatta per viti per legno e per metallo.
  • cilindrica bombata: si distingue per la forma tondeggiante e, come quella cilindrica, rimane in superficie.

Tutti i tipi di intagli per avvitamenti elettrici o manuali

Ogni testa ha un particolare tipo di intaglio. Le impronte delle viti possono essere:

  • a taglio stretto o sottile, sono usati soprattutto per avvitamenti manuali
  • a stella o Torx per fissaggi robusti
  • a croce Phillips, ideale anche per avvitamenti elettrici
  • a esagono, utilizzati molto nel montaggio dei mobili
  • a croce Pozidriv, tipica nelle viti per legno

Fine, molto fine o finissima: scegli la filettatura giusta

Ogni vite assolve a una differente funzione in base alla tipologia di filettatura. Le viti metriche sono ideali per l’utilizzo su lamiera, le viti con filetto legno sono, come dice il nome, ideali per il fissaggio su legno ecc.

Una prima distinzione da fare è quella tra filettatura totale, che inizia subito al termine della testa, oppure filettatura parziale, che ha quindi una parte di gambo non filettato.

Se non sai come scegliere le viti, pensa all’utilizzo che ne farai

Un’ultima classificazione riguarda poi la destinazione d’uso della vite. Si intende il materiale su cui andrà inserita, lo spessore e il tipo di operazione.

Abbiamo quindi:

  • viti per metallo. La scelta è pressoché infinita: ce ne sono di qualsiasi forma, tipo di filettatura, dimensione e anche materiale.
  • viti per legno e agglomerati del legno. Si avvitano facilmente senza rovinare la superficie e presentano un’estremità particolarmente appuntita.
  • viti per lamiera. Assomigliano alle viti per legno ma hanno una punta specifica e una maggiore resistenza.
  • viti per cartongesso. Permettono di raggiungere facilmente il binario e hanno una filettatura totale.
  • viti metriche, ideali per calcestruzzo. Disponibili in moltissime varianti, sono ideali per fissare tubi e portacavi.
  • viti per infissi. Si applicano su PVC o alluminio e quasi sempre hanno una testa svasata.
  • viti autoperforanti per diverse superfici. Permettono di fare tre operazioni in una: foro, filettatura e avvitamento. Ne esistono di vari tipi, specifici per diversi tipi di materiale, dal legno, al ferro, alla lamiera.

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