ESG è l’acronimo di Environmental, Social and Governance e costituisce i 3 pilastri su cui è necessario agire per uno sviluppo sostenibile e profittevole per tutti. I fattori ESG sono importanti nella misurazione della performance di sostenibilità di un’organizzazione.
Questo articolo è pubblicato in collaborazione con Habitech – Distretto Tecnologico Trentino Società Benefit, azienda nata nel 2006 con l’obiettivo di realizzare reti di impresa e filiere produttive specializzate nei settori dell’edilizia sostenibile, dell’efficienza energetica e delle tecnologie intelligenti per la gestione del territorio. È composta da 126 Soci (115 privati e 11 enti pubblici) e reinveste il 100% degli utili nello sviluppo di progetti innovativi e sostenibili di impatto reale. È una società certificata B Corp, Great Place To Work, Just e SI Rating e fa parte del Distretto Family Audit della Città della Quercia di Rovereto.
Oggi parliamo della S di “Social”. Quando si discute di sostenibilità il primo pensiero ricade sull’accezione ambientale del termine, tuttavia, il paradigma ESG eguaglia i tre ambiti attribuendo la stessa importanza per la sfera sociale come per l’ambiente e la governance aziendale.
Negli ultimi anni e specialmente nel periodo post pandemia, l’attenzione ai cambiamenti climatici, la lotta alle disuguaglianze, la qualità della vita, la conciliazione famiglia-lavoro e la salute pubblica sono diventati temi con cui le imprese devono confrontarsi. Lo stesso avviene nel contesto immobiliare dove la sicurezza, la salute e il comfort sono valutati come elementi distintivi e di valore aggiunto per gli utenti.
Le attività sociali legate all’ambito aziendale sono state spesso relegate alle donazioni o alle sponsorizzazioni verso organismi, associazioni benefiche o comunità; tuttavia, questo genere di attività rappresenta solo una parte delle possibili azioni che una azienda può implementare per migliorare il proprio impatto sociale.
Le performance sociali dell’impresa o Corporate Social Performance (CSP) possono essere definite come l’insieme di attività e strategie riferite alle responsabilità di un’azienda nei confronti di più parti interessate, come i dipendenti e la comunità nel suo complesso.
L’importanza della definizione di strategie sociali è stata sottolineata anche dall’ONU nei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (17 SDGs). Gli SDGs sono fortemente interconnessi tra loro e si riferiscono a problemi sociali come la salute pubblica (Goal 3), l’educazione (Goal 4), la diversità e l’inclusione (Goal 5 e Goal 10), la sicurezza e la salubrità delle strutture e infrastrutture (Goal 9 e Goal 11) ed il miglioramento della qualità della vita e delle condizioni di lavoro (Goal 8). Durante lo sviluppo dei programmi aziendali bisognerebbe individuare e perseguire alcuni degli SDGs più collegati al proprio business. A tal proposito esistono software e tool, anche gratuiti, in grado di stimare quanto le attività perseguono un obiettivo di sviluppo sostenibile.
Spesso è difficile calcolare la misura con cui un investimento o un’azione nell’ambito sociale porta vantaggio verso l’azienda e i suoi stakeholder: il rischio è di intraprendere diverse azioni che non sono collegate al business e che portano un minore beneficio alla collettività e un basso vantaggio competitivo all’azienda. Valutare il proprio impatto sulla comunità tramite strategie concrete ed obiettivi misurabili diventa quindi un’opportunità per l’impresa per ottimizzare il valore creato ed accrescere il proprio contributo nel tempo.
Partendo da uno degli elementi cardine di ogni realtà aziendale – i dipendenti – sono molteplici le attività che influenzano il benessere e la motivazione dei lavoratori. Diversi studi convergono sulla positiva correlazione tra performance sociali e performance finanziarie nel lungo periodo. Inoltre, le aziende risultano più attrattive nel mercato del lavoro e hanno maggiori tassi di fidelizzazione dei dipendenti. Le strategie applicabili vanno dallo sviluppo di politiche per conciliare la vita privata e la vita lavorativa alla creazione di luoghi comuni di svago all’interno della propria sede, dalle politiche di diversità al monitoraggio di KPI demografici della forza lavoro, dalla fornitura di partnership con realtà locali e tariffe convenienti per i dipendenti, alla distribuzione di polizze assicurative mediche aggiuntive.
Tra gli stakeholder coinvolti nel miglioramento dell’impatto sociale di un’impresa sicuramente è fondamentale includere la comunità, in senso ampio, ovvero il territorio in cui opera l’azienda. Non ci riferiamo soltanto alle garanzie di qualità e sicurezza del prodotto/servizio offerto ma anche alle attività attuate nel contesto sociale. Questa tipologia di pratiche si riferisce sia ai contributi benefici verso determinate realtà sia a partnership e sponsorizzazioni di organizzazioni e associazioni che collaborano con il territorio e promuovono i temi della diversità, sostenibilità, inclusività, salute e benessere, attività sportive.
Organizzare eventi di sensibilizzazione, divulgazione e promozione, coinvolgendo realtà locali che condividono le stesse idee e valori, se inseriti in una strategia coerente e comunicati efficacemente, possono aumentare l’engagement tra gli stakeholder, generare un ritorno pubblicitario e migliorare l’immagine aziendale.
Il luogo di lavoro, non da meno, rappresenta un importante investimento per l’impresa che vuole venire incontro ai propri lavoratori. Un ambiente sicuro, salubre, illuminato e adeguatamente ventilato migliora la qualità del lavoro e il benessere di chi vive l’edificio tutti i giorni. Le fasi di progettazione, costruzione e manutenzione degli edifici sono importanti pezzi del puzzle generale nell’obiettivo del miglioramento della salute degli inquilini. Esistono pertanto certificazioni internazionali come LEED che si concentrano sulla costruzione e progettazione degli edifici tenendo conto del benessere degli occupanti, e certificazioni internazionali come Fitwel e WELL Building Standard che si concentrano sull’esperienza dell’utente e sull’ambiente della struttura valutandone le prestazioni secondo diverse categorie, quali l’accessibilità, la posizione, gli ambienti esterni ed interni, gli spazi di lavoro e le aree comuni, le procedure di emergenza e sicurezza, eccetera.
Habitech aiuta i propri clienti ad integrare il benessere sociale nelle loro strategie di sostenibilità, partendo dalla definizione delle strategie fino ad arrivare allo sviluppo di piani concreti e alla valutazione dei propri impatti. Habitech inoltre offre supporto alle certificazioni specifiche per il miglioramento della vivibilità di un edificio. LEED, Fitwel e WELL Building Standard forniscono solidi framework con cui i nostri professionisti possono valutare le prestazioni di sostenibilità degli immobili.
Leggi anche l’approfondimento sul fattore E – Environmental e quello sul fattore G – Governance.
Articolo a cura di Emanuele Regno Simoncini – ESG Junior Consultant in habitech.