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La reale efficienza energetica di un edificio dipende in gran parte dal corretto montaggio del cappotto termico esterno. Non basta infatti inserire dei pannelli isolanti, bisogna eseguire un lavoro ben fatto per avere risultati tangibili e duraturi. Solo così il cliente finale avrà un notevole aumento del comfort abitativo e un ottimo risparmio sulle bollette.

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Cosa serve per eseguire un montaggio del cappotto termico esterno corretto?

Con la proroga del superbonus del 110% le richieste di isolamento termico sono aumentate sensibilmente. Il montaggio del cappotto termico esterno rientra infatti tra gli interventi trainanti per usufruire degli incentivi quindi, anche per i prossimi mesi, sarà questo uno dei lavori che più ti verranno richiesti.
Per eseguire una posa a regola d’arte la parola d’ordine è qualità del:

  • progetto: per prima cosa devi partire da un buon progetto di isolamento o riqualificazione energetica che preveda quindi un’analisi meticolosa di tutti gli interventi da fare.
  • manodopera: la tua esperienza è poi determinante perché, alla base di un ottimo risultato ci deve sempre essere un’esecuzione professionale di alto livello.
  • materiali: scegli prodotti di alta qualità, gli unici che potranno garantirti risultati durevoli nel tempo e anche una posa più semplice e veloce. Attenzione però a non mischiare materiali con comportamenti termici diversi che potrebbero compromettere l’efficacia dell’isolamento.

Fatte queste premesse, vediamo come eseguire il lavoro, fase per fase.

Prepara il supporto, il primo passo prima di iniziare il montaggio del cappotto termico esterno

Come per ogni lavoro, la preparazione è fondamentale.
Verifica quindi lo stato del supporto su cui dovrai applicare il pannello. Dopo una prima verifica visiva, prova a fare un test dello spolvero e accertati che la superficie sia liscia.
Se poi ci sono rivestimenti come pitture o intonaci, controlla la tenuta all’adesione e fai una prova di battitura.

Su quale supporto applicare il cappotto:

  • Laterizi forati o pieni
  • Blocchi in cemento
  • Calcestruzzo tradizionale o alleggerito
  • Calcestruzzo cellulare
  • Pareti intonacate (anche rifinite con rivestimenti o pitture)
  • Supporti in legno come X-Lam, DWD, OSB tipo 3 -4, CTB, pannelli multistrato, CTBX, Plywood, DHF

Installa il profilo di partenza, la base per poter poi posare l’intera struttura

Ora puoi procedere con l’installazione del profilo di partenza che va posizionato a una altezza di almeno 2 cm da terra.
La sua funzione è importantissima per due ragioni:

  1. ti serve come base lineare per poi quindi allineare perfettamente l’intero cappotto
  2. solleva il cappotto da terra, in modo che non sia a contatto con eventuale umidità o acqua stagnante che potrebbe formarsi sul pavimento

Inserisci una zoccolatura alla base per tenere lontane umidità e infiltrazioni

Utilizza dei pannelli anti umidità, possibilmente in polistirene ad alta densità, per creare una zoccolatura di partenza. Questo materiale garantisce infatti un’ottima resistenza meccanica in grado di assorbire urti e colpi. Ed è solitamente rivestito con una pellicola a basso assorbimento d’acqua che ripara dall’umidità di risalita o infiltrazioni d’acqua.

Posa i pannelli, seguendo un ordine e uno schema precisi per evitare la creazione di giunti aperti

Ed eccoci arrivati al momento centrale di un montaggio del cappotto termico esterno: la posa dei pannelli isolanti.
Parti sempre dall’alto verso il basso e posizionali sfalsati uno dall’altro di almeno 25 cm.
Questo schema “a mattoni” è utile per evitare, o almeno ridurre, la formazione di giunti tra le varie lastre.

Tassella il cappotto facendo attenzione a non creare fastidiosi inspessimenti

tasselli per pannelli isolantiLa fase successiva è la tassellatura. I tempi per eseguirla dipendono dal tipo di pannello che hai utilizzato. Se sono in polistirene devi aspettare 2 o 3 giorni, se invece sono in EPS con grafite puoi procedere immediatamente.
Anche stavolta, per un corretto montaggio del cappotto esterno, ti consigliamo di seguire uno schema preciso, a T o a W, per avere una copertura più estesa.

Evita che i tasselli penetrino troppo nella parete. Se dovesse succedere, lo strato esterno dei pannelli potrebbe disallinearsi e creare così inspessimenti in corrispondenza dei punti di tassellatura. Per evitarlo,  scegli sempre tasselli per pannelli isolanti di qualità e adeguati al tipo di materiale di supporto.

Incolla le lastre del cappotto con un collante a base cementizia o in schiuma

Adesso devi incollare le lastre. Usa quindi un collante specifico per cappotti isolanti, in schiuma o a base cementizia. Devi applicarlo su almeno il 40% della superficie totale e soltanto sulla facciata, mai tra i pannelli.
Puoi scegliere poi tra tre tipi di applicazione:

  • a cordolo cioè sull’intero perimetro
  • a punti centrali, di solito 2 o 3. Scegli però questo tipo di incollaggio solo se il supporto è totalmente piano
  • su tutta la superficie usando una spazzola in acciaio inox dentata

Riempi le fessure tra i pannelli per evitare la creazione di ponti termici

Se ci sono dei pannelli non perfettamente accostati potrebbero essersi formate delle fessure che possono creare ispessimenti e ponti termici. Vanno quindi immediatamente riempite con prodotti specifici.
Quando lo spessore è inferiore ai 5 mm può bastare una schiuma isolante a bassa densità, altrimenti utilizza un materiale isolante.

Rinforza le aperture di porte e finestre e gli angoli della struttura

I rinforzi per cappotto servono a proteggere da urti e colpi.
Vanno quindi installati in corrispondenza di spigoli di apertura per finestre e porte e agli angoli degli edifici. Nel primo caso utilizza rinforzi angolari, nel secondo una rete per cappotto a 45°.

Completa il montaggio del cappotto termico esterno con le ultime operazioni di finitura

Il lavoro è quasi terminato, mancano solo gli ultimi dettagli. Le operazioni ancora da eseguire sono 3:

Rasatura dei pannelli isolanti

Elimina eventuali irregolarità e applica l’intonaco di fondo dove inserire la rete in fibra di vetro.
Per una copertura ottimale, usa il metodo “fresco su fresco”

Applicazione della rete

Posiziona una rete in fibra di vetro apprettata antialcalina come armatura. Ti servirà da supporto per le tensioni create dagli sbalzi temici in corrispondenza dello strato di rasatura.
Fai attenzione che la rete porta intonaco non sia mai a contatto con i pannelli, cerca di applicarla al centro o nel terzo esterno dell’intonaco di fondo.

Intonaco di finitura

Applica prima un primer e procedi poi con la stesura di un intonaco di finitura con spessore di 1,2, massimo 1,5 mm. Esegui questa operazione solo in condizioni meteo favorevoli che agevolino l’asciugatura quindi evita le giornate di pioggia o nebbia.

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