Chiunque subisca un lieve infortunio sul lavoro di solito può essere aiutato rapidamente con delle basi di primo soccorso. Qui puoi scoprire come reagire correttamente in caso di incidente, ti basta avere tutto il necessario obbligatorio per legge e prontezza di riflessi.
Le normative di riferimento per gli infortuni sul lavoro sono diverse, altrimenti scopri la normativa sulle cassette di pronto soccorso >
Infortunio sul lavoro: cos’è e quali sono le normative di riferimento
Per infortunio sul lavoro si intende ogni lesione originata, in occasione di lavoro, da causa violenta che determini la morte della persona o ne menomi parzialmente o totalmente la capacità lavorativa. Gli elementi integranti l’infortunio sul lavoro sono:
- la lesione
- la causa violenta
- l’occasione di lavoro
Il concetto di “occasione di lavoro” richiede che vi sia un nesso causale tra il lavoro e il verificarsi dei rischio cui può conseguire l’infortunio. Il rischio considerato è quello specifico, determinato dalla ragione stessa del lavoro.
È infortunio sul lavoro anche il così detto “infortunio in itinere“, cioè quello occorso al lavoratore nel tragitto compiuto per recarsi o tornare dal luogo di lavoro a casa. Sono considerati infortuni sul lavoro anche quelli dovuti a colpa del lavoratore stesso.
Vi sono diverse norme e leggi che regolano la sicurezza dei lavoratori. L’art. 32, comma 6 del D.lgs. 21 giugno 2013, n. 69, convertito dalla Legge 9 agosto 2013, n. 98, ad esempio, regola la semplificazione degli adempimenti formali in materia di lavoro e della riduzione degli oneri amministrativi a carico delle imprese,.
Il datore di lavoro è tenuto, ai sensi dell’art. 53 del Testo Unico, a denunciare all’Istituto assicuratore gli infortuni e le malattie professionali, non avrà più alcun obbligo di comunicare l’accadimento di tali eventi all’autorità locale di pubblica sicurezza.
Il sito governativo mette a disposizione la lista di normative di rifermento per quanto riguarda il tema dell’infortunio sul lavoro.
Normativa di riferimento infortuni sul lavoro
Abbiamo una serie di normative generali che trattano il tema degli infortuni sul lavoro:
- Legge 28 dicembre 2015, n. 208, disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato, Legge di Stabilità 2016 (art. 1, comma 278, 292 e 303)
- Decreto Legislativo 14 settembre 2015, n. 150, disposizioni per il riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive, ai sensi dell’art. 1, comma 3 della Legge 10 dicembre 2014, n. 183 (art. 32, comma 8)
- Decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali 4 settembre 2015, attuazione dell’art.1, comma 116 della Legge 23 dicembre 2014, n.190
- Legge 23 dicembre 2014, n. 190, disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato, Legge di Stabilità 2015 (art. 1, comma 116)
- Decreto Ministeriale del 10 giugno 2014, approvazione dell’aggiornamento dell’elenco delle malattie per le quali è obbligatoria la denuncia, ai sensi dell’art. 139 del Testo Unico approvato con d.p.r. 30 giugno 1965, n. 1124 e ss.mm.ii.
- Legge di Stabilità (Art. 1, comma 128 e 129 della Legge 147/2013)
- Legge 22 dicembre 2011, n. 214. Conversione in legge, con modificazioni, del Decreto Legge 6 dicembre 2011, n. 201, recante disposizioni urgenti per la crescita, l’equità e il consolidamento dei conti pubblici
- Legge 24 dicembre 2007, n. 244
Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge Finanziaria 2008)
Normative a tema amianto:
- Decreto interministeriale 12 gennaio 2011, n. 30
Regolamento concernente il Fondo per le Vittime dell’Amianto ai sensi dell’art. 1, commi 241-246, della Legge n. 244 del 24 dicembre 2007 - Legge 27 marzo 1992, n. 257
Norme relative alla cessazione dell’impiego dell’amianto - Legge 30 luglio 2010, n. 122. Conversione in Legge, con modificazioni, del Decreto Legge 31 maggio 2010, n. 78, recante misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica
- Decreto Ministeriale dell’11 dicembre 2009. Aggiornamento dell’elenco delle malattie per le quali è obbligatoria la denuncia ai sensi e per gli effetti dell’art. 139 del Testo Unico approvato, con d.p.r. n. 1124 del 30 giugno 1965, e ss.mm.ii
- Decreto Interministeriale del 9 aprile 2008. Nuove tabelle delle malattie professionali nell’industria e nell’agricoltura
- Decreto Legislativo 23 febbraio 2000, n. 38, disposizioni in materia di assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, a norma dell’art. 55, comma 1 della Legge 17 maggio 1999, n. 144
- Decreto del Presidente della Repubblica 24 settembre 1997, n. 367. Regolamento concernente norme per l’organizzazione ed il funzionamento dell’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro
- Legge 4 novembre 2010, n. 183. Deleghe al Governo in materia di lavori usuranti, di riorganizzazione di enti, di congedi, aspettative e permessi, di ammortizzatori sociali, di servizi per l’impiego, di incentivi all’occupazione, di apprendistato, di occupazione femminile, nonché misure contro il lavoro sommerso e disposizioni in tema di lavoro pubblico e di controversie di lavoro
- Decreto Legislativo 30 giugno 1994, n. 479. L’attuazione della delega conferita dall’art. 1, comma 32 della Legge n. 537 del 24 dicembre 1993, in materia di riordino e soppressione di enti pubblici di previdenza e assistenza
- Legge 9 marzo 1989, n. 88. La ristrutturazione dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale e dell’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro
- Decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 1965, n. 1124, il Testo Unico delle disposizioni per l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali
Primo Soccorso sul posto di lavoro: dati e soluzioni
Nel 2020 sono stati registrati 130.000 infortuni sul lavoro, molti meno rispetto l’anno precedente ma aumentano ic asi mortali. Inail, infatti, segnala che gli infortuni calano del 16,7% ma aumentano i morti sul lavoro nei primi 11 mesi del 2020.
Le denunce presentate all’Inail entro novembre 2020 sono state 492.150, quasi 99mila in meno rispetto alle 590.679 dei primi 11 mesi del 2019 (-16,7%). Il calo registrato non dipende dal Covid-19, come si potrebbe pensare, anzi. Le denunce di contagi rappresentano circa il 21% del totale delle denunce di infortunio pervenute da inizio anno.
Gli incidenti più comuni sono legati alle cadute, il rischio di inciampare durante il lavoro, la caduta di scale e lo scivolamento su pavimenti bagnati o scivolosi rappresentano circa il 20% degli infortuni sul lavoro. Sono frequenti anche tagli, lividi e contusioni, solitamente come risultato di disattenzione o precauzioni di sicurezza inadeguate. Gli infortuni sono parte del lavoro quotidiano ed è importante reagire correttamente in caso di emergenza.
Cadute e scivolate su pavimenti scivolosi, scale, ecc
Ghiaccio nero in inverno, liquidi fuoriusciti, pavimenti oleosi: se non indossi le scarpe giuste o sei sbadato per un momento, puoi cadere. Il risultato sono lividi, distorsioni o persino fratture.
Come reagire correttamente
- Parla con la vittima dell’incidente, se non risponde agli stimoli, chiama immediatamente il medico di emergenza intero o un’ambulanza!
- Se l’infortunato risponde, chiedigli se soffre ed eventualmente cerca di localizzare il dolore
- Fai attenzione ai segni di lesioni. Chiama immediatamente un’ambulanza se ha ferite gravi, sospette commozioni cerebrali, lussazioni o fratture
- Fai sedere la vittima lentamente se non ci sono ferite gravi. Altrimenti, mettilo la posizione laterale stabile e cerca di toccarlo il meno possibile
- Raffredda lividi e tratta le escoriazioni superificali.
Tagli e abrasioni
I tagli con cutter, lamiere o lame esposte, ecc costituiscono oltre la metà di tutti gli incidenti con utensili manuali non elettrici. Nel caso di utensili a motore, smerigliatrici angolari e flex sono spesso responsabili di lesioni. Nel caso di lesioni con lamiere, ferri arrugginiti, è importante informarsi con la persona interessata se è stata vaccinata contro il tetano. Un’infezione può verificarsi anche con piccole ferite, ed il segno è visibile con arrossamenti, gonfiore, dolore o febbre.
Come reagire correttamente a piccole ferite
- Lavarsi le mani e utilizzare guanti monouso (anche per protezione personale)
- Lascia che la ferita sanguini brevemente e poi risciacquarla accuratamente con acqua potabile o soluzione di irrigazione per ferite
- Rimuovere con cura lo sporco e gli oggetti estranei, consultare un medico in caso di problemi o difficoltà
- Applica un unguento antisettico
- Applicazione di un cerotto: le strisce Würth sono particolarmente adatte per piccole ferite al dito
Come reagire correttamente a grandi ferite
- Lavarsi le mani e utilizzare guanti monouso (anche per protezione personale).
- Premere i vasi sanguigni con il dito
- Applicare una benda di pressione e chiamare un medico, soprattutto per tagli profondi o lacerazioni, ferite sulla testa, mobilità ridotta, formicolio e intorpidimento
- Se un’intera parte del corpo è recisa: non lavarla via e riporla in un sacchetto impermeabile con ghiaccio
- Se necessario, prendi ulteriori misure di primo soccorso, come sdraiare la vittima su un fianco.
Lividi superficiali e gonfiori
Le contusioni alle estremità sono generalmente innocue, ma possono causare grande dolore. Dopo l’incidente, si verificano spesso lividi e gonfiori.
Come reagire correttamente
- Raffredda l’area interessata. Fare attenzione a non refrigerare troppo a lungo per evitare il congelamento. Le dita non devono essere refrigerate per più di 5 minuti!
- Non posizionare i coolpack direttamente sulla pelle, utilizzare un asciugamano come strato intermedio
- Se è presente una contusione grave, chiama il medico di emergenza
- Applica una pomata antidolorifica
- Se necessario, immobilizzare l’articolazione con una benda
- Se il dolore non migliora dopo due giorni, consultare un medico.
Ustioni e scottature
Rossore, vesciche e dolore sono sintomi tipici dopo un’ustione. Il modo in cui reagire in un incidente che coinvolge acqua bollente, fuoco o materiali caldi dipende dalla gravità dell’ustione.
Come reagire correttamente a piccole ustioni
- Raffreddare l’area sotto l’acqua corrente.
- Applica una pomata rinfrescante per le ustioni.
- Copri la ferita con un cerotto di alluminio
Come reagire correttamente a gravi ustioni
- Chiama immediatamente il 911
- Tenere la persona colpita al caldo con una coperta di salvataggio, poiché la regolazione del calore del corpo potrebbe essere disturbata nelle vittime da ustioni
- Copri le ferite con un tampone sterile e una benda sciolta.
- Rimuovere i vestiti della persona se non aderiscono alla pelle.
Evita sempre di raffreddare la persona colpita! Posizionala stabilmente sul lato.
Ustioni da acidi e sostanze tossiche
Le ustioni dovute a sostanze chimiche e tossiche possono provocare danni sulla superficie della pelle e all’interno del corpo. In caso di ustioni chimiche, agire rapidamente e chiamare immediatamente il 118.
Come reagire correttamente
- Chiama immediatamente l’ambulanza.
- In caso di ustioni in bocca, stomaco, intestino, far bere alla persona interessata abbondante acqua di rubinetto.
- Trattare le ustioni oculari con un lavaggio oculare neutralizzante per cinque minuti, quindi risciacquare con una soluzione sterile di cloruro di sodio.
- Risciacquare le ustioni della pelle sotto l’acqua corrente e applicare una benda.
Se lavori a contatto con fonti di calore molto alto o a rischio ustioni, un pratico e completo kit con il contenuto specifico per trattamento iniziale di piccole ustioni (scopri il prodotto >) causate dal calore di contatto, sostanze acide e alcaline è indispensabile.
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- 1 flacone gel hydrogel antiustioni 50 ml
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