Piano Impresa 4.0
Sono stati presentati dal Ministro Calenda, lo scorso 8 febbraio a Torino, i risultati 2017 del Piano Impresa 4.0 e le azioni previste per il 2018.
Nato per favorire gli investimenti delle imprese nell’ottica della Quarta rivoluzione industriale, il Piano raccoglie e potenzia in un’unica agenda le misure già in essere rivelatesi più efficaci, alle quali sono state aggiunte nuove misure che le imprese possono attivare in automatico, senza passare attraverso bandi e sportelli, e senza vincoli dimensionali, settoriali o territoriali.
In particolare l’obiettivo è stato perseguito sostenendo gli investimenti delle imprese nei settori della digitalizzazione dei processi produttivi, valorizzazione della produttività dei lavoratori, formazione di competenze adeguate e sviluppo di nuovi prodotti e processi.
Nove sono le misure di cui le imprese hanno potuto beneficiare nel 2017:
Supportare e incentivare le imprese che investono in beni strumentali nuovi, in beni materiali e immateriali (software e sistemi IT) funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi.
Sostenere le imprese che richiedono finanziamenti bancari per investimenti in nuovi beni strumentali, macchinari, impianti, attrezzature di fabbrica a uso produttivo e tecnologie digitali (hardware e software).
Stimolare la spesa privata in Ricerca e Sviluppo per innovare processi e prodotti e garantire la competitività futura delle imprese.
- Rendere il mercato italiano maggiormente attrattivo per gli investimenti nazionali ed esteri di lungo termine, prevedendo una tassazione agevolata su redditi derivanti dall’utilizzo della proprietà intellettuale.
- Incentivare la collocazione in Italia dei beni immateriali attualmente detenuti all’estero da imprese italiane o estere e al contempo incentivare il mantenimento dei beni immateriali in Italia, evitandone la ricollocazione all’estero.
- Favorire l’investimento in attività di Ricerca e Sviluppo.
- Sostenere le imprese innovative in tutte le fasi del loro ciclo di vita.
- Favorire lo sviluppo dell’ecosistema nazionale dell’imprenditoria innovativa.
- Diffondere una nuova cultura imprenditoriale votata alla collaborazione, all’innovazione e all’internazionalizzazione.
Sostenere le imprese e i professionisti che hanno difficoltà ad accedere al credito bancario perché non dispongono di sufficienti garanzie.
Incentivare il rafforzamento patrimoniale delle imprese italiane attraverso il finanziamento con capitale proprio, al fine di ottenere strutture finanziarie più equilibrate fra fonti e impieghi e fra capitale di rischio e debito, e quindi più competitive.
Ridurre la pressione fiscale per le imprese che investono nel futuro lasciando gli utili in azienda.
- Favorire l’incremento di produttività spostando la contrattazione a livello aziendale e introducendo scambi positivi tra aumenti di efficienza e incrementi salariali per i lavoratori.
- Promuovere l’integrazione sussidiaria del welfare aziendale alle forme di welfare pubblico (previdenza complementare, sanità integrativa, ecc.).
- Favorire le forme di partecipazione organizzativa dei lavoratori.
Nuovi investimenti nel 2017
% imprese manifatturiere per dimensione
Fonte: Istat
Incentivi ritenuti molto o abbastanza rilevanti ai fini dei nuovi investimenti
% imprese manifatturiere che hanno investito nel 2017 per dimensione
Fonte: Istat
Impatto Super – Iper ammortamento e Nuova Sabatini
% investimenti fissi lordi (al netto dei mezzi di trasporto) su un totale di circa 80 Mld €
Fonte: MISE su dati Istat (gen-nov 2017)
Investimenti previsti nel 2018
% imprese manifatturiere per dimensione
Fonte: Istat
Come testimoniano i grafici, sono state le grandi aziende a credere di più nelle tecnologie digitali nel 2017, investendo soprattutto nell’acquisto di software, nelle tecnologie IoT (Internet of Things), nel Cloud Computing e nella sicurezza informatica. Le previsioni per il 2018 confermano questa tendenza, segnalando maggiori investimenti anche da parte delle medie imprese.
Super e iper ammortamento sono state le misure più premiate dalle grandi e medie imprese che hanno investito nel 2017. Oltre il 60% di queste, infatti, ha ritenuto molto o abbastanza rilevante l’incentivo al fine del nuovo investimento.