L’importanza dello sport per Würth
In Würth lo sport ha sempre giocato un ruolo centrale. La nostra azienda ha infatti sempre riconosciuto l’importanza dei valori alla base di ogni disciplina sportiva, da quelle individuali agli sport di squadra. Promuovere una cultura sportiva significa non solo incentivare persone di ogni età a svolgere attività fisica per divertirsi e stare meglio. Vuol dire soprattutto promuovere la condivisione nel raggiungimento di un obiettivo, la perseveranza, lo spirito di squadra. Ma anche la capacità di non arrendersi alle prime difficoltà ma di migliorare giorno per giorno, ponendosi sempre piccoli traguardi che nel tempo si trasformeranno in grandi vittorie.
Lo sport ha l’enorme potere di abbattere ogni confine, geografico, razziale e non solo. Non fa distinzioni di età, sesso, appartenenza religiosa, politica, sociale. Potenzialmente chiunque può praticare uno sport e impegnarsi nel migliorare giorno per giorno. Ecco perché lo sport è, nella sua essenza più pura, una delle massime forme di inclusione e sostenibilità.
In fondo questi valori sono anche il segreto del successo e della crescita anche di un’azienda ed è l’approccio che ha portato Würth a diventare nel tempo un punto di riferimento del suo settore a livello mondiale. Anche per questo l’azienda ha deciso di impegnarsi attivamente nella promozione sportiva, come testimonia anche il ruolo di supporter all’interno di Special Olympics.
Che cos’è Special Olympics e il sodalizio con Würth
Würth supporta le attività di Special Olympics attraverso eventi, volontariato, il coinvolgimento di testimonial, attività di comunicazione, branding e merchandising, volte a far conoscere e sensibilizzare il pubblico verso le tematiche di questa importante organizzazione.
Ma che cos’è esattamente Special Olympics? È appunto un’organizzazione sportiva che opera a livello mondiale e che è rivolta a persone affette da disabilità di tipo intellettuale. Nata ufficialmente nel 1968, ora coinvolge un totale di circa 18000 atleti impegnati in oltre 30 discipline olimpiche. In realtà tutto iniziò ancor prima, negli anni Cinquanta, grazie alla lungimiranza di Eunice Kennedy Shriver che trasformò la sua casa in un campo estivo dedicato proprio a persone con questa disabilità.
Si accorse subito di quanto lo sport potesse essere d’aiuto, sia per chi lo praticava, sia per i famigliari e le persone vicine a chi è affetto da disabilità intellettive. Adulti e bambini si sentivano finalmente coinvolti e chiamati ad un ruolo attivo, avevano modo di sperimentare attività nuove e vivevano per la prima volta la sensazione di inclusione. Tutto questo continua a realizzarsi ogni giorno grazie proprio all’attività di Special Olympics e di chi la sostiene. Per Würth è quindi motivo di grande orgoglio farne parte e contribuire in questo modo a creare un futuro migliore per molte persone.