Würth stringe l’accordo con Anfia, Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica, che con 400 Aziende associate, ha l’obiettivo di rappresentare gli associati nei confronti delle istituzioni pubbliche e private, nazionali e internazionali e di provvedere alla risoluzione delle problematiche tecniche, economiche, fiscali, legislative, statistiche e di qualità del comparto automotive.
Abbiamo chiesto a Giuliano Fareri, Responsabile Divisione Auto di Würth Italia, il valore aggiunto della partnership.
In cosa consiste l’accordo tra Würth e Anfia?
Anfia è l’associazione nazionale della filiera industria automobilistica e per Würth significa trovare nuove opportunità nel mondo dell’auto. Grazie a questa associazione, Würth potrà intercettare i nuovi trend del mercato dell’auto e creare nuove collaborazioni a livello nazionale con importanti aziende della componentistica nel mondo dell’auto.
La scelta nasce da una motivazione semplice: vogliamo investire nel trovare nuove strade, per modificare i nostri servizi e la tipologia di manutenzione verso l’elettrico, l’ibrido, l’idrogeno e tutte le nuove alimentazioni che caratterizzeranno il mercato.
Anfia è l’associazione nazionale della filiera industria automobilistica e per Würth significa trovare nuove opportunità nel mondo dell’auto.
Quale valore aggiunto porterà ai nostri clienti e a Würth?
La partnership con Anfia sarà una grande opportunità per i nostri clienti, perché i prodotti Würth potrebbero essere “certificati” dal produttore del cambio o del disco freno. L’opportunità per Würth sarà quella di ritagliarsi un ruolo sempre più tecnico ed essenziale nelle parti di un auto che avranno ancora una manutenzione.
Il passaggio all’elettrico sarà inevitabile, seppur ci siano molti modelli in commercio, oggi la parte elettrica ha una quota del 3,8% del mercato dove la parte dei leoni la fanno le vetture Mild Hybrid.
C’è qualche legame tra l’accordo e la green mobility?
Sicuramente c’è un legame: questa tipologia di accordo rappresenta la volontà di Würth di andare a trovare nuove opportunità nel mercato dell’auto. In questo momento la vendita di una vettura “green” è una scelta più etica che commerciale e noi dobbiamo essere pronti per affrontare il mutamento del mercato che gradualmente sta avvenendo. Il passaggio all’elettrico sarà inevitabile, seppur ci siano molti modelli in commercio, oggi la parte elettrica ha una quota del 3,8% del mercato dove la parte dei leoni la fanno le vetture Mild Hybrid.