Il Sismabonus base consiste in una detrazione fiscale fino al 31 dicembre 2024
La detrazione base è pari al 50%, da calcolarsi su un ammontare massimo di 96.000 euro per unità immobiliare (per ciascun anno). Tale detrazione è più alta (70 o 80%) quando dalla realizzazione degli interventi si ottiene una riduzione del rischio sismico di 1 o 2 classi e quando i lavori siano stati realizzati sulle parti comuni di edifici condominiali (80 e 85%).
Sismabonus: per quali interventi spettano le agevolazioni?
Il Sismabonus prevede la detrazione fiscale per:
- messa in sicurezza statica delle parti strutturali degli edifici ubicati nelle zone sismiche ad alta pericolosità (1 e 2).
- riduzione del rischio sismico su abitazioni, condomini e attività produttive nelle zone sismiche 1, 2 e 3.
Rimangono esclusi tutti gli interventi sugli edifici della zona sismica 4.
Sismabonus: come ottenere la piena fruizione della detrazione
Gli interventi dovranno essere comunicati tempestivamente all’ENEA e, una volta autorizzata l’agevolazione, il contribuente potrà scegliere tra detrazione fiscale da dividere in cinque quote annuali di pari importo, lo sconto in fattura da parte del fornitore o la cessione del credito di imposta.
Questi sono gli adempimenti da effettuare:
- acquisizione dell’asseverazione di un tecnico abilitato che attesti la rispondenza ai requisiti richiesti per l’accesso alla detrazione e la congruenza tra i costi e l’intervento effettuato
- conservare le fatture o le ricevute fiscali delle spese sostenute e la ricevuta del bonifico bancario con cui è stato effettuato il pagamento
- trasmettere all’Enea entro 90 giorni dalla fine dei lavori i dati della scheda descrittiva degli interventi
Per queste attività, Enea può effettuare controlli, anche a campione, per valutare le condizioni per la fruizione delle detrazioni fiscali.
Per maggiori informazioni ti consigliamo di consultare l’area tematica “Sisma bonus” all’interno del sito dell’Agenzia delle Entrate.