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Negli ultimi anni la riabilitazione edilizia, e quindi il recupero dell’esistente, è diventata un’attività sempre più richiesta perché permette di lavorare in un’ottica sostenibile, a vantaggio dei consumi, dell’ambiente e anche del benessere abitativo.

Che cosa si intende per riabilitazione edilizia

La riabilitazione (o ristrutturazione) edilizia comprende interventi conservativi finalizzati al recupero di costruzioni già esistenti che possono semplicemente ripristinare la struttura oppure rivoluzionarla completamente. In ogni caso i vantaggi rispetto a una costruzione da zero sono moltissimi. Intanto in questo modo viene recuperato un patrimonio edilizio che altrimenti verrebbe dismesso o abbattuto ma soprattutto, e questo è il vantaggio principale, si convertono realtà costruite con sistemi e logiche ormai superati in strutture moderne e decisamente più efficienti sotto vari punti di vista. Utilizzando materiali e modalità di costruzioni sostenibili si può ridurre notevolmente l’impatto negativo sull’ambiente, limitare i consumi e creare soluzioni dall’eccellente comfort abitativo.

I principali interventi di riabilitazione edilizia prevedono:

  • un rinforzo statico della struttura, volto anche a migliorarne la resistenza sismica;
  • una riqualificazione energetica in modo anche da ottimizzare i consumi;
  • un risanamento acustico secondo i più alti standard attuali.

Rinforzo statico e sismico per ricostruzioni lignee

Il primo obiettivo di un intervento di riabilitazione edilizia prevede il consolidamento della struttura. Bisogna quindi lavorare per assicurare la resistenza alla trazione e ai pesi gravitativi ma anche alle oscillazioni sismiche. L’utilizzo di resine epossidiche bicomponenti per usi strutturali permette di creare forti consolidamenti statici soprattutto in strutture in legno e di realizzare giunti rigidi performanti e durevoli nel tempo. I prodotti più moderni garantiscono la massima resistenza al taglio e alla trazione, oltre che elevate proprietà chimiche, fisiche e meccaniche che nel tempo rimangono pressoché invariate.

Riqualificazione energetica a favore di consumi e ambiente

Una struttura ad alta efficienza energetica permette di ridurre notevolmente i consumi, a vantaggio dell’ambiente e delle persone. Minori consumi significa infatti anche meno inquinamento e un risparmio economico in bolletta. In fase di riabilitazione edilizia è consigliabile quindi usare delle membrane (vai ai prodotti >) a diffusione variabile che fungono da freno vapore e, nei mesi successivi alla lavorazione, permettono quindi alla struttura di asciugarsi adeguatamente. Si riescono così ad ottenere anche le migliori condizioni climatiche interne, a livello di temperature e umidità in modo da raggiungere anche un comfort abitativo ottimale.

Risanamento acustico e riduzione delle vibrazioni

Anche i lavori di riabilitazione edilizia devono rispettare precisi requisiti acustici, così come determinato dal D.P.C.M. del 5 dicembre 1997. Bisogna quindi intervenire per ridurre i rumori di varia natura, ovvero:

  • rumori aerei tra un ambiente e l’altro che si propagano attraverso le pareti divisorie o i pavimenti interpiano;
  • rumori esterni che quindi interessano la facciata esterna o comunque le pareti perimetrali;
  • rumori da impianti che si trasmettono sia per via strutturale, sia aerea;
  • rumori da impatto causato da urti contro il pavimento e quindi il propagarsi di vibrazioni nelle strutture orizzontali.

I lavori di risanamento acustico cambiano quindi a seconda degli elementi coinvolti nella propagazione del rumore. Una delle soluzioni più efficaci consiste ad esempio nell’aumentare la rigidezza di un solaio in legno già esistente. In questo modo si riducono sensibilmente anche le vibrazioni acustiche attraverso gli elementi lignei, oltre che naturalmente rinforzare il solaio stesso.

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