L’aggiornamento dell’illuminazione pubblica è uno dei temi cruciali su cui si gioca la partita del risparmio energetico per le Pubbliche Amministrazioni. L’interesse è legato soprattutto al vantaggio finanziario che ne deriva, essendo la spesa energetica per l’illuminazione una voce di bilancio molto consistente nella spesa corrente, insieme a quella per il riscaldamento, esattamente come accade per le aziende private.
Progettazione dell’illuminazione pubblica: normativa
La normativa sull’illuminazione stradale a LED
Dal punto di vista delle attività che devono essere messe in campo nella progettazione dell’illuminazione pubblica, per i progettisti le problematiche si diversificano rispetto alle aziende private, soprattutto nel caso della progettazione dell’illuminazione stradale, per la quale sono in vigore norme di sicurezza molto stringenti e parametrate al reale rischio dato dal flusso del traffico.
Va precisato che le normative UNI – come per le aziende – non impongono alle Amministrazioni Pubbliche di illuminare le strade, ma indicano il modo più corretto per farlo. La scelta di adeguare gli impianti alle normative sull’illuminazione stradale a LED UNI nasce dall’esigenza di rendere la viabilità più sicura e diminuire gli incidenti stradali la cui responsabilità ricadrebbe sugli amministratori.
L’obbligo di attenersi alle normative UNI nasce dall’applicazione che le Regioni italiane hanno fatto del cosiddetto P.I.C.I.L. (Piano dell’Illuminazione per il Contenimento dell’Inquinamento Luminoso) che mira a censire gli impianti di illuminazione pubblica e a ridurre l’inquinamento luminoso.
Con il P.I.C.I.L. si impone alle Amministrazioni Pubbliche di progettare “ai valori minimi di luminanza e illuminamento previsti dalle normativa tecniche e di sicurezza”, rendendo di fatto obbligatorio il rispetto delle normativa UNI 11248 e UNI EN 13201.
UNI 11248
Definisce le categorie illuminotecniche del tipo di strada
UNI EN 130201-2
Definisce i requisiti prestazionali
UNI EN 130201-3
Definisce il calcolo delle prestazioni
UNI EN 130201-4
Definisce i metodi di misurazione
Ovviamente la progettazione dell’illuminazione pubblica stradale risulta più complessa in quanto bisogna valutare obbligatoriamente una serie di parametri in funzione della tipologia di strade da illuminare.
La normativa sull’illuminazione stradale a LED fornita da UNI fornisce un grande aiuto in fase di progettazione in quanto definiscono una serie di categorie di strade, gli eventuali requisiti prestazionali che devono essere rispettati, come calcolare le prestazioni e la modalità con cui misurarle.
Tipo di strada | Descrizione del tipo di strada | N. minimo carreggiate indipendenti | N. minimo corsie per senso di marcia | N. sensi di marcia | Portata max. di servizio per corsia (veicoli/ora) | Ulteriori requisiti minimi, caratteristiche e chiarimenti |
A2 | Strade di servizio alle autostrade urbane extraurbane | 2 | 1 | 2 | Vedi D.M. | Comprese le strade dedicate all’accesso alle autostrade prima delle stazioni |
B | Strade extraurbane principali | 2 | 2 | 2 | 1000 | Tangenziali e superstrade |
C | Strade extraurbane secondarie | 1 | 1 | 2 | 600 | Strade tipo SP, SR, SS. Con banchine laterali transitabili |
D | Strade urbane di scorrimento | 2 | 2 | 2 | 950 | Strade urbane di grandi dimensioni e di connessione alla rete “urbana di quartiere” p “extraurbana secondaria” |
E | Strade urbane di quartiere | 1 | 1 | 2 | 800 | Proseguimento delle strade di tipo C (SP, SR, SS) “extraurbane secondarie” nella rete urbana. Corsie di manovra e parcheggi esterni alla carreggiata |
2 | 1 | |||||
F | Strade locali extraurbane (F1-F2) | 1 | 1 | 1 o 2 | 450 | Strade in ambito extraurbano diverse da strade di tipo B e C quali strade comunali, vicinali, etc. |
F | Strade locali extraurbane | 1 | 1 | 1 o 2 | 450 | |
F | Strade locali interzonali | 1 | 1 | 1 o 2 | 800 | Strade locali di connessione con la “rete secondaria” e di “scorrimento” di maggior rilievo in quanto attraversano il territorio collegando aree urbane confinanti o distanti in aree urbane o extraurbane |
F | Strade locali urbane | 1 | 1 | 1 o 2 | 800 | Strade locali diverse da strade di tipo D e E, quali strade residenziali, artigianali, centro cittadino, centro storico, etc. |
Il ruolo del progettista
Anche nella progettazione dell’illuminazione pubblica il ruolo del progettista è cruciale, in quanto alcune attività non sono delegabili e rientrano nelle sue responsabilità.
In particolare, secondo la normativa sull’illuminazione stradale a LED, il progettista ha l’obbligo di:
- individuare le zone di studio (strada traffico veicolare, ciclabile, pedonale, etc.)
- effettuare un’analisi dei rischi (sopralluogo, valutazione degli eventi negativi e soluzioni adottate)
- individuare le categorie illuminotecniche (strade extra urbane, urbane, etc.)
Azioni per il risparmio energetico
La normativa sull’illuminazione stradale a LED prevede una possibile riduzione dell’illuminazione in alcune condizioni allo scopo di rispondere al criterio del risparmio energetico che è considerato prioritario, fermo restando i livelli di sicurezza che devono sempre essere garantiti. La riduzione dell’illuminazione è in funzione della riduzione del traffico di automezzi sulla singola strada: se il flusso di veicoli è contenuto, non ha senso sprecare energia sovra illuminando quel tratto di strada.
L’illuminazione stradale adattiva
Negli impianti di ultima generazione si fa largo uso della tecnologia e dell’elettronica. Le lampade considerate “intelligenti” sono dotate di sistemi di trasmissione dati e ogni singola armatura stradale dialoga con una centralina di comando che monitora costantemente la funzionalità dell’intero impianto, per gestire in modo ottimale le variazioni di luce sulle singole strade.
La normativa UNI 11248 include un allegato in cui si parla di illuminazione adattiva, attualmente la massima espressione tecnologica nel campo dell’illuminazione stradale. Questa tipologia di impianto consente di adattare il flusso luminoso delle armature stradali grazie a un sistema complesso di sensori che hanno il compito di monitorare il traffico, la condizione del manto stradale e le condizioni meteorologiche.
In questo modo è possibile sfruttare a pieno le opportunità di risparmio energetico che la normativa offre, aumentando in modo considerevole anche la sicurezza stradale.