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Come è cambiato e come cambierà il settore del service auto? Quali saranno gli effetti dell’innovazione tecnologica e digitale? Sono solo alcune delle domane a cui ha risposto Fabrizio Guidi, presidente di AsConAuto nel corso dell’edizione 2018 dell’Automotive Dealer Day.

21 consorzi, 921 concessionari auto con 1.647 sedi operative, 19.676 autoriparatori e oltre 20 anni di esperienza: sono solo alcuni dei numeri che descrivono la rete di AsConAuto, che dal 2001 sviluppa le vendite dei ricambi originali da parte delle concessionarie associate, verso gli autoriparatori del network. Si tratta di una tessera importante nel complesso mosaico della filiera automotive. Che non poteva certo mancare a uno degli appuntamenti più importanti del settore.

L’intervista a Fabrizio Guidi, presidente di AsConAuto

 

Perché è importante essere presenti all’Automotive Dealer Day?

Da ormai 16 anni l’Automotive Dealer Day si rivolge a un pubblico molto vasto, che contempla tutti i soggetti del mondo dell’automotive. Permette a concessionari, venditori, responsabili del service di condividere esperienze importanti con altri colleghi, di aggiornarsi e di confrontarsi. È un appuntamento irrinunciabile per tutta la nostra filiera, perché consente attraverso riunioni di marchio e incontri di avere uno sguardo d’insieme. È l’occasione giusta per fare il punto della situazione attuale.

fabrizio guidi intervista

Il service è ancora quello di una volta? In che cosa è cambiato e in che cosa cambierà?

Oggi il service è formazione. È qualità del ricambio. È qualità della riparazione. È aggiornamento ed evoluzione continui. Il mondo dell’autoriparazione in Italia è molto particolare ed è fondamentale rimanere a stretto contatto con l’evoluzione di un prodotto.

Per questi e altri motivi stiamo lavorando con Quintegia al lancio del Service Day –  un evento analogo all’Automotive Dealer Day, che si terrà al Brixia Forum di Brescia il 16, 17 e 18 novembre – per presentare il service “di marca” e quali sono i vantaggi di procedure di qualità e prodotti che siano ufficiali o riconosciute da chi i veicoli li costruisce: le case di produzione.

Tecnologia, innovazione e il passaggio dal fisico al virtuale: quali gli effetti sul mondo del service?

Le macchine dialogano direttamente con l’officina. E le auto di ultima generazione già sono dotate di sistemi di telediagnosi che comunicano con l’officina per i guasti, per l’assistenza, per i tagliandi, per fissare un appuntamento. L’autista, in molti casi, finisce per essere solo quello che deve compiere alcuni gesti, che n seguito si automatizzeranno. E a loro volta le officine riescono a stabilire in anticipo la tipologia del guasto sulla vettura.

Al sistema appena descritto si affiancherà anche la digitalizzazione nella gestione del cliente. Si trasformerà il modo in cui deve essere seguito, in cui deve essere contattato, con cui proporgli i servizi dedicati. Il cambiamento sarà graduale, ma può procedere solo attraverso un progetto che vede la parte informatica sempre al centro.

In che modo Würth Italia si integra nel sistema composito di AsConAuto?

Nel momento in cui riforniamo l’autoriparatore o il concessionario del ricambio originale, rientriamo in un meccanismo che di fatto è di servizio e di logistica. Quindi una realtà come Würth, che fornisce materiali di consumo, non può che giocare un ruolo attivo in questo sistema.

Oltre alla possibilità di affidare la gestione del sistema di raccolta degli ordini da parte degli autoriparatori, apprezzo in particolare la dimensione del punto vendita Würth. Credo che sia la miglior forma di integrazione con AsConAuto. Nel corso del ritiro in concessionaria dei ricambi da consegnare agli autoriparatori, per esempio, possiamo anche passare dal punto vendita più vicino per prendere la merce già pronta e impacchettata. E quindi consegnare al riparatore il ricambio originale con il materiale di consumo e l’attrezzatura che gli servono.

AsConAuto solidale

L’impegno sociale e solidale di AsConAuto è incominciato, quasi per caso, una decina di anni fa. La volontà di creare e di far parte di una comunità migliore è diventata un aiuto concreto per i riparatori alluvionati di Aulla e i terremotati di Cascia. Last but not least – è il caso di dirlo – intervento in ambito sociale è stata la raccolta fondi per la costruzione di un campus scolastico per 500 bambini in Madagascar, inaugurato nel 2017.

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