Si è tenuta giovedì 22 febbraio a Egna la seconda edizione del Forum delle Aziende Altoatesine organizzato da Würth Italia. Due gli ospiti d’onore: il futurologo Thomas Bialas e il responsabile del progetto di ricerca “Impresa 4.0” Andrea Bacchetti.
Impresa 4.0, intelligenze artificiali, automazione e rivoluzione digitale. Sono stati solo alcuni dei temi affrontati nel corso di L’ERA DIGITALE – Quanto digitale è la tua azienda, il secondo Forum delle Aziende Altoatesine organizzato il 22 febbraio 2018 a Egna da Würth Italia, alla presenza di presidenti e rappresentanti delle maggiori imprese della Regione.
Sul palco, dopo i saluti e l’introduzione dell’Amministratore Delegato di Würth Italia, Nicola Piazza, si sono alternati gli interventi del Presidente della Provincia Autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher; del futurologo, giornalista e innovatore Thomas Bialas; e del responsabile del progetto di ricerca “Impresa 4.0” del RISE (Research & Innovation Smart Enterprises, Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Industriale dell’Università di Brescia), Andrea Bacchetti.
Piano Impresa 4.0: lo stato dell’arte
«Secondo quali processi la trasformazione digitale si sta diffondendo in Italia? Quali sono i benefici ottenuti finora? E quali, invece, i maggiori ostacoli incontrati dalle aziende sul loro percorso?» Sono le principali domande da cui muove l’analisi di Andrea Bacchetti, uno degli ospiti d’onore del Forum per le Aziende Altoatesine di Würth Italia, e responsabile del progetto di ricerca “Impresa 4.0” del RISE (Research & Innovation Smart Enterprises).
Il quadro dipinto da Bacchetti ha toni chiaroscuri. «Da un lato le imprese italiane hanno intrapreso un percorso di trasformazione e innovazione tecnologica, ma dall’altro una percentuale considerevole di essere dichiara di sentirsi ancora esclusa dai processi di evoluzione» ha commentato Bacchetti. «È per questo motivo che ritengo che non sia ancora concluso il tempo della sensibilizzazione: sono ancora numerosi gli imprenditori che devono capire in che modo l’innovazione tecnologica agisca».
«Quanto ottenuto finora è sufficiente? È certamente un buon punto di partenza, ma non basta. Sarebbe un errore ritenere che l’evoluzione tecnologica si limiti al rinnovo dei macchinari produttivi: questo è solo il primo passo, a cui devono necessariamente seguire investimenti su formazione di personale e manager, favorendo un approccio di tipo olistico» ha sottolineato il relatore.
La digitalizzazione è già terminata. Benvenuti nel mondo dell’onffline!
«Diventiamo l’anima intelligente delle macchine». È l’invito che è stato alla base dell’intervento di Thomas Bialas, ospite attesissimo a L’ERA DIGITALE – Quanto digitale è la tua azienda? L’intervento del futurologo, giornalista, innovatore e formatore tedesco ha fornito tanti spunti di riflessione quanti sono stati gli argomenti trattati: digitalizzazione e automazione, IoT(Internet of Things), tecnologie disruptive e robotica, assistenti digitali e comandi vocali.
È demitizzante, tuttavia, la prospettiva con cui Bialas guarda sia allo sviluppo tecnologico dell’ultimo decennio sia a quello del futuro. «Si rende necessario sfatare i miti legati alla tecnologia e alla digitalizzazione. Processo, quest’ultimo, già concluso e terminato. Non esiste più una contrapposizione tra online e offline: è già avvenuta una fusione tra i due elementi. E le invenzioni realmente disruptive, che sono state in grado di cambiare il modo di vivere, sono state quelle della Belle Époque. Quel che oggi la Silicon Valley è in grado di presentarci non è un mondo migliore, ma solo un mondo più colorato» ha spiegato il futurologo.
L’analisi di Bialas ha toccato anche il mondo delle imprese e, nello specifico, delle PMI. «In virtù della loro struttura, più flessibile, ricettiva e adattabile, saranno proprio quest’ultime – ha commentato – a poter trarre più benefici dal progresso tecnologico».
Gli investimenti di Würth Italia su digitalizzazione e personale
Durante il discorso di apertura a L’ERA DIGITALE – Quanto digitale è la tua azienda, Forum delle Aziende Altoatesine, l’Amministratore Delegato di Würth Italia, Nicola Piazza, ha ricordato il fatturato da record del 2017 – 461 milioni di euro, primato assoluto nei 55 anni di storia dell’azienda – e gli importanti riconoscimenti ottenuti, il Premio Innovazione SMAU Milano e il MOPAR Supplier of the Year EMEA, assegnato da FCA Group Purchasing.
«I successi commerciali e i premi ricevuti confermano che il nostro modello di business è corretto. Possiamo di nuovo parlare di crescita e tornare a investire su personale e sullo sviluppo del territorio. Il piano di assunzioni di Würth Italia proseguirà infatti per tutto il 2018. È previsto il lancio di un progetto per istituire una collaborazione efficace anche con le Università locali. L’obiettivo è la formazione sul territorio di professionisti qualificati, che digitalizzazione, informatizzazione e tendenze di mercato hanno reso figure indispensabili nell’evoluzione tecnologia di qualsiasi realtà produttiva» spiega Nicola Piazza.