Conoscere adeguatamente la normativa relativa alle lampade led e i relativi aggiornamenti è un aspetto importante per il professionista, in quanto assicura al committente un lavoro di alto livello, a norma e in grado di arginare gli sprechi energetici. L’aggiornamento della Direttiva Ecodesign (Energy-related-Products – ErP) è infatti molto attento in merito alla progettazione ecocompatibile ed ecologica e all’etichettatura energetica. Scopri di più in questo contenuto.
Normativa led: nuovo regolamento UE per la disciplina delle sorgenti luminose
La normativa led (ECODESIGN, EU 2019/2015 e 2019/2020 entrata in vigore lo scorso 1° settembre) ha lo scopo di introdurre in Europa dei dispositivi sempre più sicuri, duraturi nel tempo e facili da riparare in caso di guasti o malfunzionamenti. Un altro aspetto importante della normativa riguarda il risparmio energetico: le sorgenti luminose garantiranno infatti la medesima resa luminosa, ma al pari di un consumo in Watt più contenuto.
- Riduzione del consumo di energia (20%)
- Offrire un’energia sicura e più efficiente
- Garantire la riparabilità/smontabilità dell’apparecchio di illuminazione in caso di guasti/malfunzionamenti
- Avere dei prodotti durevoli e altamente performanti
- Sorgenti luminose e unità di alimentazione accessibili per effettuare le verifiche di mercato
- I dispositivi devono consentire l’eventuale aggiornamento o implementazione dell’apparecchio di illuminazione, laddove componenti più efficienti o comunque migliori siano disponibili in un prossimo futuro
La nuova etichettatura energetica
La classificazione ErP con nuovi parametri andrà da A (valore più efficiente) a G (valore meno efficiente). Avranno inoltre un codice QR per ottenere maggiori informazioni sia da parte degli utenti che delle autorità di controllo. Questi possono accedere facilmente alle informazioni relative alla sorgente luminosa che sono state registrate su Eprel (European Product Registry for Energy Labelling). Tutti i prodotti immessi sul mercato europeo dovranno infatti essere registrati all’interno di un portale dedicato della Comunità Europea: Eprel.
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