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Come migliorare la propria leadership con l’intelligenza emotiva?

In questa intervista esclusiva realizzata in collaborazione con il WOBI – World of Business Ideas, Daniel Goleman spiega l’efficacia dell’empatia e dell’intelligenza emotiva per una leadership di successo.

Daniel Goleman

Daniel Goleman è uno psicologo, scrittore e giornalista statunitense, specializzato in psicologia clinica e sviluppo della personalità. Lo ha reso celebre a livello internazionale l’opera “Intelligenza Emotiva” (Emotional Intelligence), edita nel 1995, in cui Goleman approfondisce le capacità – spesso sottovalutate – della conoscenza di sé, della persistenza e dell’empatia, considerandole a tutti gli effetti parti dell’intelligenza umana, estremamente influenti nella vita dell’uomo. Grazie alle sue ricerche, Goleman ha ricevuto due nomination al Premio Pulitzer e un premio alla carriera dall’American Psychological Association.

Intervista esclusiva a Daniel Goleman

Penso che un AD sia qualcuno che ha un’ottima conoscenza dei grandi sistemi che influenzano gli affari. Ad esempio, l’economia, la tecnologia, l’ambiente, il cambiamento sociale, le tendenze culturali e tutto il resto, perché ciò permette all’AD di determinare quale strategia usare in futuro. Ma una volta stabilita la strategia, questa si può attuare solo attraverso le persone.

Direi che, da una parte, abbiamo l’effettivo bisogno dell’AD di avere una buona conoscenza dei fattori che condurranno la sua azienda verso il futuro. Dall’altra, deve essere in grado di comunicarlo con efficacia, per persuadere, per motivare, in pratica ha bisogno di competenze nell’intelligenza emotiva.

L’intelligenza sociale interessa immensamente l’efficacia della leadership perché attinge alla parte del cervello che riguarda l’empatia e le relazioni con gli altri. Se non hai quell’abilità in quanto leader, se non sei in grado di percepire come la tua leadership si ripercuote sugli altri, in che modo quello che dici potrà condurli in una direzione o in un’altra? Avrai dei problemi. Ma se in quel momento riesci a percepire come tu, in quanto leader, stai influenzando le persone che devi dirigere e guidare, allora avrai maggiore successo.

L’empatia, per un leader o in una squadra, è assolutamente fondamentale perché un leader che non dimostra empatia tende a essere un capo odiato da tutti. E il motivo è che un capo si limita a dare ordini, non entra in sintonia con le reazioni degli altri, non capisce come ciò che dice e che fa influisca sulle persone e va fuori strada.

Dunque, alle squadre ad alto rendimento e ai leader ad alto rendimento serve l’empatia, poiché permette al leader di comprendere che impatto ha ciò che fa e ciò che dice, per regolarsi e, se necessario, cambiare. Se non lo fa, è davvero triste. Se lo fa, avrà successo.

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