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Poter realizzare un intervento in Edilizia Libera significa poter velocizzare i lavori, senza l’obbligo di richiedere permessi in Comune o depositare documenti di inizio attività. Fino a poco tempo fa c’era però molta confusione al riguardo perché spesso non era chiaro quali opere potessero rientrare nel campo dell’Edilizia Libera e quali no. Il Glossario Edilizia Libera nasce proprio per questo: per chiarire eventuali dubbi ed evitare libere interpretazioni.

Che cos’è il Glossario Edilizia Libera

Il Glossario Edilizia Libera, entrato in vigore il 22 aprile 2018, contiene chiarimenti riguardo le opere che possono essere eseguite senza titolo abilitativo. Già due anni prima, con il Decreto Scia 2 (Dlgs 222/2016), si demandava al Ministero delle Infrastrutture la realizzazione di un “elenco delle principali opere edilizie, con l’individuazione della categoria di intervento a cui le stesse appartengono e del conseguente regime giuridico a cui sono sottoposte”. Il Glossario libero è la risposta quindi a questa richiesta.
Al suo interno vengono indicate 58 attività rientranti nell’Edilizia Libera e per ognuna sono riportate anche eventuali eccezioni. Rimangono ancora alcune lacune interpretative ma di fatto il Glossario Edilizia Libera segna un notevole passo avanti rispetto ai vuoti normativi precedenti.

Vediamo allora quali sono i principali interventi di Edilizia Libera.

Gazebo

Secondo quanto indicato dal Glossario, l’installazione e la sostituzione di gazebo e pergolati rientrano nell’Edilizia Libera a patto che non siano fissati stabilmente al suolo e abbiano dimensioni limitate. Su questi due punti, però, non viene data una definizione più precisa quindi c’è spazio per libere interpretazioni.

Tende da sole e a pergola

Il Glossario chiarisce che, trattandosi di elementi di arredo esterni con durata temporanea, non hanno rilevanza edilizia. Quindi per l’installazione, la sostituzione o la riparazione di tende a pergola e da sole non va richiesta alcuna autorizzazione.

Diverso è il caso delle pergotende: ne esistono molti tipi e non c’è una definizione univoca che le identifichi. Per questa ragione i Comuni potrebbero assimilarle a strutture più impattanti.

Rampe esterne

Il Glossario Edilizia Libera esplicita che le rampe esterne realizzate su dislivelli inferiori ai 60 cm non richiedono autorizzazione paesaggistica. Se invece superano tale limite, serve un’autorizzazione paesaggistica semplificata.

Strutture ricettive all’aperto e manufatti leggeri

Camper, roulotte, imbarcazioni, case mobili e assimilabili sono considerate manufatti leggeri e rientrano nell’Edilizia Libera solo nel caso in cui siano adibite a strutture ricettive e quindi a scopo turistico.  In questo caso l’attività ricettiva deve rispettare le norme urbanistiche, edilizia ed eventualmente paesaggistiche. L’installazione, la rimozione e la manutenzione dei manufatti leggeri non richiede invece permessi edilizi. Se però tali strutture sono adibite ad esigenze permanenti o abitative serve un permesso a costruire.

Stand fieristici, wc mobili e opere contingenti temporanee

Per opere contingenti temporanee si intendono tutte quelle strutture facilmente rimovibili al cessare dell’attività e comunque sempre un termine massimo di 90 giorni. Rientrano in questa categoria ad esempio tendostrutture, stand fieristici, servizi igienici mobili o parcheggi provvisori. Sono tutti considerati Edilizia Libera ma la loro installazione richiede una Comunicazione di Avvio Lavori.

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