Tramite la fornitura di materiale, Würth ha contribuito alla realizzazione del Casco Smart IoT da parte di due ragazzi dell’Istituto Tecnico Industriale “Antonio Pacinotti” di Fondi (LT). Si tratta di Oscar di Manno, 16 anni, iscritto al terzo anno di Informatica e Telecomunicazione, e Peppe Matthew, 16 anni, al terzo anno di Liceo Scietifico delle Scienze Applicate, guidati dal Prof. Ing. Arturo Lazzaris e dal Prof. Ezio Testa. I due ragazzi hanno deciso di creare su un dominio acquistato da Oscar di Manno un database contenente i dati degli operai di cantiere e un programma per dare un allarme sia visivo sia acustico quando un operaio subisce un incidente.
Quali sono le funzionalità del Casco Smart IoT?
Il Casco Smart IoT rileva la posizione degli operai grazie a un GPS, mentre un accelerometro e un sensore di shock rilevano posizioni innaturali e urti violenti. Il casco è alimentato da batterie al litio che si ricaricano a induzione quando il casco viene poggiato sul ricaricatore senza fili. La posizione viene inviata solo a incidente avvenuto, quindi non ci sono violazioni di privacy, e nel caso di distruzione del casco il Cloud conserva l’ultima posizione pervenuta. Il sistema in Cloud invia anche un messaggio Telegram allo smartphone del capocantiere in modo da avvisare dell’incidente e inviare la posizione, accelerando le procedure di aiuto. Il database in Cloud contiene i dati clinici dell’operaio, come il gruppo sanguigno.
Per questo progetto il team allievi e docenti sono stati insigniti del premio Maker of Merit alla Maker Faire di Roma per la professionalità con la quale hanno realizzato e presentato il Casco Smart IoT, prodotto celebrato anche con un articolo sul quotidiano “Il Messaggero”.
Casco Smart IoT: come è nata la collaborazione con Würth?
Il 28 novembre 2018 i ragazzi dell’ITI “Atonio Pacinotti” hanno partecipato all’hackathon organizzato da Würth insieme a Fondazione Mondo Digitale di Roma, nella cui sede si è svolto l’evento che coinvolgeva classi scolastiche dalla terza alla quinta superiore. La sfida era rendere intelligente un prodotto Würth.
La competizione prevedeva una parte scientifica e una tecnica ed è proprio in quest’ultima che l’idea del Casco Smart IoT è nata. Il team dei Prof. Lazzaris e Testa ha conquistato in quell’occasione il terzo posto e ora il progetto è divenuto realtà, tanto da essere selezionato per il Maker Faire 2019.