La Legge di Bilancio 2023 ha portato alcune importanti modifiche sui temi dei bonus edilizi e dell’energia, intervenendo su aliquote, importi, procedure e scadenze. Vediamo insieme, in questo articolo di inquadramento, quali sono i punti chiave di questa manovra.
Con l’approvazione definitiva della Legge di Bilancio per il 2023 (Legge 29 dicembre 2022, n. 197) e con la conversione in legge del Decreto aiuti quater (DL del 18.11.2022 n. 176) si sono introdotte numerose misure in favore di lavoratori, imprese e famiglie.
Tra queste se ne annoverano alcune relative al risparmio energetico e ai bonus edilizi.
Tutto quello che devi sapere sul Bonus Caldaia 2023
Anche nel 2023 è possibile accedere al Bonus Caldaia. Grazie alla proroga inclusa nell’ultima Legge di Bilancio, i lavori che determinano un risparmio energetico hanno diritto a specifiche detrazioni fiscali.
Scopri se i tuoi clienti possono accedere al Bonus e quanto è possibile detrarre.
Per il beneficio fiscale del 65% è necessario installare un generatore d’aria calda a condensazione oppure una caldaia a condensazione di classe A insieme a:
- un sistema di termoregolazione evoluto (dispositivo per la gestione della temperatura) facente parte delle classi V, VI o VIII
- impianti dotati di apparecchi ibridi (pompa di calore integrata con caldaia a condensazione)
Per avere la detrazione del 50% è sufficiente, invece, una caldaia a condensazione di classe A.
Guida al Bonus sostituzione caldaia
Per usufruire dei benefici fiscali, entro 90 giorni dalla fine dei lavori è necessario inviare all’ENEA, attraverso l’apposito sito web, quanto contenuto nell’attestato di prestazione energetica e la scheda informativa sugli interventi effettuati. Solo se i lavori eseguiti siano particolarmente complessi c’è la possibilità di utilizzare la raccomandata per l’invio dei documenti.
I pagamenti devono essere eseguiti con bonifico bancario o postale parlante: soltanto per chi è titolare di redditi d’impresa è sufficiente presentare la documentazione che attesti gli interventi eseguiti. Lo sconto IRPEF deve essere diviso in 10 quote annuali di pari importo.
Per maggiori informazioni rimandiamo alle Guide dell’Agenzia delle Entrate per l‘Ecobonus.