L’attestato HACCP è un documento che certifica la formazione di chi lavora nell’industria alimentare in materia di igiene e sicurezza per garantire il pieno rispetto delle normative attualmente in vigore in termini di tutela dei consumatori. Per evitare le contaminazioni esterne, gli operatori che lavorano a stretto contatto con gli alimenti sono tenuti a conseguire la certificazione HACCP dopo aver frequentato uno specifico corso di formazione finalizzato a fornire le nozioni e le corrette procedure da attuare in ambito professionale per arginare il rischio di cross contaminazioni. In questo articolo trovi tutti i dettagli in merito all’argomento.
Qual è il significato dell’attestato HACCP?
HACCP è l’acronimo di Hazard Analysis and Critical Control Points, ovvero il sistema di analisi dei rischi e di controllo dei punti critici. Gli operatori del settore alimentare, gli addetti alla produzione e al confezionamento e al trasporto, i cuochi, i pasticceri, i macellatori, i lavapiatti, ecc. sono tenuti a frequentare il corso per prevenire le contaminazioni incrociate e per offrire al consumatore dei prodotti altamente sicuri e privi di ogni rischio (allergeni o agenti patogeni). Il certificato HACCP, oltre ai vantaggi appena citati, è molto utile anche per migliorare la tracciabilità degli strumenti utilizzati ed incrementa il livello di sicurezza sul lavoro, arginando il rischio di infortuni e incidenti che possono derivare da un utilizzo inappropriato delle strumentazioni professionali.
Il color code alimentare: “a ogni strumento un colore”
Il sistema di codifica a colori permette agli operatori dei processi produttivi impiegati in ambito alimentare di individuare facilmente e immediatamente gli strumenti più adatti per svolgere il lavoro. Grazie, infatti, alla categorizzazione universale HACCP è possibile manipolare e trattare gli alimenti con gli utensili ad essi dedicati, in maniera tale da salvaguardare la salute dei consumatori intolleranti o allergici a determinati alimenti, ma anche dalle malattie derivanti dagli alimenti stessi. Il sistema di codifica associa a ogni strumento un colore, ad esempio un coltello, un contenitore, un tagliere o una pinza in base alla destinazione di utilizzo.
Tale classificazione deve essere applicata per tutte le fasi in cui si ha a che fare con i prodotti alimentari, ovvero lo smistamento, la preparazione, la conservazione, la cottura e il servizio.
La codificazione dei colori
VERDE | Insalata e frutta |
ROSSO | Crudi |
GIALLO | Cotti – pronti all’uso |
AZZURRO | Pesce crudo |
MARRONE | Verdure |
BIANCO | Latticini |
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