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Cultura, sostenibilità e inclusione sono valori impiantati nel DNA Würth. Questi valori possono avere svariate sfaccettature e andare a toccare le corde più delicate, così come fa l’arte, che da sempre è uno dei campi di interesse del nostro fondatore, il Prof. Reinhold Würth.
Tutto questo si traduce nell’’Art Forum Würth Capena , perfetto connubio di sostenibilità sociale e arte.
Per conoscere da vicino l’impegno del Gruppo su queste tematiche, abbiamo intervistato Valentina Spagnuolo, coordinatrice dell’Art Forum Würth Capena, spazio espositivo all’interno della sede Würth di Capena, a circa trenta chilometri da Roma.

Art Forum Würth: uno staff al femminile

Quando le porte scorrevoli si aprono, i visitatori dell’azienda si ritrovano in uno spazio di 560 mq ricco di creatività, dove sono esposte le opere d’arte contemporanee della Collezione Würth.

L’arte è messaggera di tanti valori, ciascuno dei quali viene raccontato attraverso mostre e laboratori organizzati dallo staff del Museo, formato da tre storiche dell’arte: Valentina Spagnuolo, Livia Granati e Marianna Benigni.

La divisione dei ruoli non è così netta, ognuna di noi però è responsabile di una specifica area” spiega Valentina, che oltre a coordinare il museo, è anche responsabile della comunicazione con il Gruppo. È lei a occuparsi della cura ed esposizione delle mostre. “Livia Granati presiede le attività di comunicazione digitale, nello specifico newsletter e social media, ed è responsabile della produzione di foto e video.

Würth Art Forum

Livia e Valentina coordinano insieme la pianificazione e organizzazione di eventi tematici nel Museo. “Marianna Benigni opera dal 2007 all’interno dell’Art Forum ed è referente per la didattica. Si occupa della parte dedicata alle scuole di ogni ordine e grado e dei laboratori per bambini”. L’organizzazione degli eventi tematici all’interno del Museo coinvolge l’intero Staff. Le visite guidate all’interno del Museo vengono condotte da tutte e tre, in occasione di mostre sono gratuite per i dipendenti, mentre viene richiesta una quota a pagamento per i visitatori esterni. L’ingresso al museo è gratuito per tutti.

Quando si pensa a un museo, si immagina uno spazio statico con opere esposte, ma all’Art Forum non mancano eventi artistici movimentati: spettacoli teatrali, concerti, incontri con artisti e presentazioni di libri.

L’arte si fa virtuale anche in pandemia

I mesi di pandemia sono stati sicuramente duri, ma ci hanno mostrato come superare ogni difficoltà quando c’è la creatività. In pandemia l’Art Forum ha continuato ad aprire le sue porte in modo virtuale con l’iniziativa “Pausa pranzo con l’arte”, dedicata ai dipendenti.  Se prima dell’avvento del Covid questa era svolta in presenza, causa il lockdown e la diffusione dello Smart Working, la Pausa Pranzo con l’arte è diventata attività virtuale, dando modo a tutti i colleghi, connessi da qualsiasi luogo e sede d’Italia, di partecipare.

L’incontro si svolge partendo da una mostra in esposizione al museo per approfondire una tematica specifica sull’Arte o su una corrente artistica e si crea uno spazio di dibattito per i colleghi.
Se scopriamo che un collega ha delle velleità artistiche, si parte proprio da quello nella discussione”.

Würth Art Forum: connubio fra sostenibilità sociale e arte

Oltre alla Pausa pranzo con l’Arte, l’Art Forum organizza altre attività riservate ai dipendenti, come contest fotografici, visite guidate a Roma per scoprire nel dettaglio le bellezze artistiche della città, come quella organizzata sulla corrente artistica dell’Illusionismo.

“Il Covid ci ha spinti a mettere in atto una serie di attività per i colleghi e abbiamo creato uno spazio di incontro quando era quasi impossibile farlo di persona. Siamo riusciti ad avvicinare al Museo anche i colleghi più restii ed è questa la soddisfazione più grande.”

Dal 2006 ad oggi: cosa è cambiato all’Art Forum Würth

Con piacere abbiamo riscontrato un sempre maggiore coinvolgimento dei colleghi nelle attività del museo”.

La zona di Capena, periferica rispetto alla Capitale, non presenta grandi centri per la promozione e la diffusione della cultura. Negli ultimi anni il museo è sempre meno percepito come “un’isola a sé stante”, ma piuttosto come uno spazio partecipativo grazie alle iniziative specifiche dedicate al personale Würth.

La ricerca di un incontro più diretto tra interni e Museo è uno degli obiettivi a cui sta puntando lo staff dell’Art Forum con il supporto del gruppo Würth.

Corsi di Formazione Art Forum

Sostenibilità sociale: l’arte come strumento di integrazione

Le attività dell’Art Forum si rivolgono anche ai visitatori esterni, ai dipendenti e agli abitanti del territorio.

Alcuni obiettivi di sostenibilità sociale vengono dettati dal Gruppo, come, ad esempio, l’impegno per l’integrazione delle persone con disabilità”.
L’arte è lo strumento che riesce a veicolarli, come dimostrano le mostre a tema e le attività pianificate.

“La mostra sulla Namibia, ad esempio, affronta diverse tematiche: il modo in cui trattiamo l’ambiente, argomenti più sociali come la comunicazione, l’inclusione, la violenza sulle donne.
Il museo ospita anche delle sessioni di “arte-terapia” riservata alle persone con disabilità. Alla fine del percorso viene allestita una mostra dei lavori realizzati.

Il centro Casa Santa Rosa di Roma, Centro di Riabilitazione per persone con disabilità intellettive e disabilità dello sviluppo, accompagna gruppi di ragazze a svolgere dei corsi presso l’Art Forum, perché l’arte è anche e soprattutto strumento terapeutico.
I programmi didattici hanno rilevanza importante nell’attività del museo e vengono studiati ad hoc in coincidenza delle mostre, cercando di far leva sulle tematiche sociali per esempio.

Come ci insegnano Valentina e le sue colleghe, è possibile trasformare la propria passione in un lavoro, trasmetterne i valori, aiutare a comprenderlo, ad apprezzarlo, a contestualizzarlo in un modello di arte-business.

I musei Würth in Europa

La Collezione d’Arte, nata negli anni Sessanta per volere di Reinhold Würth, oggi comprende oltre 18.200 opere. Ogni sede Würth presente in Europa ha creato un proprio spazio espositivo con opere e collezioni differenti.

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