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Avete mai notato come alcuni trend virali abbiano la capacità di strappare un sorriso, sorprendere e, soprattutto, catturare la nostra attenzione? Tra questi, uno dei più amati e ironici è quello del gender reveal: quei momenti spettacolari, a volte esagerati e spesso proprio pacchiani in cui si svela il sesso di un bebè. Quest’anno abbiamo deciso di portare un po’ di quella magia – e di quella leggerezza – nella nostra Black Week, trasformando ogni giorno in un momento di rivelazione. L’esplosione finale? Durante il Black Friday.

Ma come nasce un’idea del genere? E cosa succede dietro le quinte di una campagna che cerca di unire ironia, suspense e promozioni? (Sì perché alla fine è anche fatturare quello che conta).

Il fenomeno dei gender reveal: spettacolo e ironia virale su TikTok

I gender reveal sono nati come piccole celebrazioni intime per svelare il sesso di un bambino, ma con il tempo sono diventati un vero fenomeno mediatico, spesso eccessivo e sempre più scenografico. TikTok è stata una delle piattaforme che ha reso questi eventi virali, trasformandoli in uno spettacolo collettivo.

3 esempi memorabili su TikTok

  1. Il palloncino ribelle: una coppia tenta di scoppiare un palloncino gigante pieno di coriandoli rosa o blu. Dopo innumerevoli colpi di spillo falliti, il palloncino vola via, lasciando gli ospiti a rincorrerlo per tutto il giardino. La rivelazione? Arriva solo quando il palloncino si scontra accidentalmente contro una siepe.
  2. Il fumo… sbagliato: in un video diventato virale, un papà orgoglioso accende un fumogeno per il grande momento, solo per scoprire che il colore è sbagliato. Il video si conclude con una risata generale e il papà che esclama: “Non rifacciamolo, va bene così!”
  3. Il taglio della torta epico (e disastroso): una famiglia riunita attorno a una torta lussuosa attende con trepidazione il taglio che dovrebbe svelare il colore dell’interno. Ma al primo taglio la torta si sgretola, rivelando un impasto… bianco. Il video si conclude con l’ospite che esclama: “Forse era per domani!”.

La nostra scelta per questo Black Friday

Questa ironia ha reso il gender reveal un trend universale, capace di strappare risate e generare milioni di visualizzazioni.

Ecco perché ci siamo detti: perché non trasformare questo momento divertente e anticipatorio in qualcosa di utile per il nostro pubblico?

Dal gender reveal alla Promo Reveal: un trend adattato al marketing

L’idea era semplice: ricreare la suspense e l’attesa del gender reveal, ma con un twist commerciale. Non si trattava più di scoprire il sesso di un bebè, ma di svelare ogni giorno una nuova promozione esclusiva durante la Black Week e infine nel giorno del Black Friday.

Come abbiamo costruito la suspense

  1. Teasing iniziale: abbiamo lanciato indizi criptici nelle nostre ads (sì perché paid e organico sono due città diverse, ma devono essere gemellate) con grafiche che ricordavano le buste chiuse e i pacchi regalo tipici dei gender reveal.
  2. Video TikTok: brevi clip piene di ironia, con scatole che si aprivano rivelando prodotti o sconti, strizzando l’occhio ai fail virali. E anche tante sfide tra boss-dipendenti.
  3. Sorpresa quotidiana: non solo una promozione. Come in ogni buon reveal, non c’è solo lo sconto in ballo, e l’attesa era la chiave per mantenere alto l’interesse.

Un trend che fa riflettere: perché ci piace tanto l’attesa?

Ci siamo accorti (molti penseranno alla scoperta dell’acqua calda) che il segreto del successo dei gender reveal non sta tanto nel colore svelato, quanto nel percorso per arrivarci. È la stessa dinamica che ci fa amare i trailer di un film o i countdown per un evento importante. L’attesa è emozione, ed è anche un modo per connetterci con gli altri, condividendo supposizioni, battute e reazioni.

Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Psychological Science, l’attesa di un evento positivo aumenta il rilascio di dopamina nel cervello, l’ormone legato al piacere e alla ricompensa. Questo significa che il semplice atto di aspettare qualcosa che desideriamo genera emozioni piacevoli, spesso più intense del momento stesso in cui la “sorpresa” viene svelata. È il cosiddetto “effetto pre-evento”, che ci rende più inclini a condividere l’esperienza con gli altri, aumentando il senso di connessione sociale.

Nei gender reveal, questo si traduce in video che coinvolgono non solo i partecipanti ma anche chi guarda, creando un ciclo continuo di attesa, emozione e soddisfazione (o frustrazione). Ed è proprio questo meccanismo psicologico che abbiamo voluto replicare con la nostra “Promo Reveal” di questo Black Friday.

Dietro le quinte: scene di suspense e tanto divertimento cringe

Per dare vita alla nostra “Promo Reveal”, il team di digital marketing ha dovuto improvvisarsi attori, registi e scenografi. Tra ciak, copioni e palloncini da gonfiare, è emerso un lato nascosto di alcuni colleghi. C’è chi ha dimostrato un talento naturale per la recitazione, degno di un palco teatrale, e chi invece… beh, è meglio che provi a passare alla logistica! Scherzi a parte, i “rimandati” sono stati fondamentali nel preparare i pacchi che arriveranno grazie al Black Friday.

Le riprese sono diventate un mix di risate e creatività, con scenografie allestite tra sale riunioni e corridoi trasformati in set. Tra effetti sorpresa e imitazioni improvvisate dei classici boss alla Fantozzi, ogni membro del team ha dato il suo contributo, dimostrando che, con un po’ di spirito di squadra, anche una campagna marketing può diventare una vera e propria commedia teatrale!

Cosa ci ha insegnato questo Black Friday?

Se c’è una lezione che possiamo trarre dai gender reveal (e da questa Promo Reveal), è che, nel marketing come nella vita, a volte è importante non prendersi troppo sul serio. L’ironia e il gioco non sono solo strumenti per catturare l’attenzione: sono modi per raccontare storie, creare connessioni e, soprattutto, sorprendere.

Viviamo in un mondo in cui ogni giorno siamo bombardati da messaggi promozionali che spesso si somigliano. Sconti, offerte, imperdibili occasioni: tutto sembra ripetersi con schemi familiari. Ma quando un’idea rompe la monotonia e riesce a far sorridere, genera un’emozione autentica. Ed è questa emozione che costruisce un legame duraturo con il pubblico.

I gender reveal, con la loro buona dose di cringe, ci insegnano che l’attesa, la sorpresa e il racconto possono trasformare anche i momenti più semplici in esperienze memorabili. Trasportare questo concetto nel nostro lavoro ci ha permesso di vedere le promozioni non solo come un’occasione di vendita, ma come un’opportunità per dialogare con le persone, per coinvolgerle in qualcosa di più grande di uno sconto: un’esperienza condivisa.

Forse, la vera lezione è questa: il marketing non deve essere solo un monologo aziendale, ma una conversazione sincera. E in questa conversazione, a volte basta un tocco di leggerezza – una battuta, un momento divertente, una sorpresa inaspettata – per lasciare il segno. Perché, alla fine, quello che conta davvero non è solo cosa vendi, ma come fai sentire chi ti sceglie.

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