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Intervista esclusiva a Tom Peters

In questa intervista esclusiva – realizzata da Würth Italia in collaborazione con WOBI (World of Business Ideas) – Tom Peters, uno dei maggiori esperti mondiali di top management e autore di alcuni dei bestseller che hanno segnato la storia del pensiero manageriale, racconta le caratteristiche di un leader di successo oggi e l’importanza strategica del potenziale umano.

Tom Peters

Tom Peters è coautore del bestseller Alla ricerca dell’eccellenza, il libro che ha cambiato il modo in cui il mondo fa affari, considerato come il miglior libro di business di sempre. Sedici libri e quasi trenta anni dopo, è ancora in prima linea nel settore dei “guru del management” che ha inventato da solo. Cosa c’è di nuovo? Molto. Come ha detto la CNN, “mentre la maggior parte dei business guru ripetono lo stesso mantra, il one-man-brand chiamato Tom Peters si sta ancora reinventando”. Il suo ultimo sforzo, pubblicato nel marzo 2010 è The little BIG things: 163 ways to pursue excellence. La convinzione fondamentale di Tom: “l’esecuzione è strategia: è tutta una questione di persone e di fare, non di parlare e di teoria”. Resta al passo con Tom su tompeters.com, classificato al 9° posto tra “I primi 150 blog di Management e Leadership”.

Cosa rende un leader di successo oggi?

La domanda è “cosa rende un leader di successo?”… e poi c’è “oggi”. Ho una vecchia propensione, molto forte, a pensare che un leader efficiente, oggi o 101 anni fa, ha molto a cuore le persone che lavorano per lei o per lui e desidera disperatamente che abbiano successo. Le sue persone. L’unica cosa di cui si occupa un leader sono le persone. Che tu sia il migliore scienziato di un tipo o il miglior ingegnere di un altro, dai un enorme contributo all’azienda. Ma ora stai gestendo una squadra di 18 persone o un dipartimento di 23 persone, e tutta la tua vita consiste nell’aiutare quelle persone a crescere, a essere efficaci e di successo.

Quanto è importante il potenziale umano?

Credo che uno dei grandi problemi, soprattutto nel primo livello di leadership, sono le aziende o le organizzazioni che non trascorrono abbastanza tempo su quel processo di selezione. Quando lo fanno, si concentrano sul contributo tecnico e non sul contributo delle persone. C’era una battuta che in un certo senso è piuttosto vera: “non promuovere mai il miglior venditore come direttore vendite”. Ciò che lo rende bravissimo a spingere per ottenere la vendita, non è ciò che lo renderà bravo a crescere una squadra di 12 persone. Quindi devo trovare il potenziale umano che c’è in te.

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