Una delle voci che incide maggiormente sui bilanci aziendali è quella relativa all’utilizzo di energia elettrica, impiegata nell’azionamento degli strumenti di lavoro e dei macchinari e nell’illuminazione. Il settore dell’illuminazione sia nelle imprese che nelle amministrazioni pubbliche è quindi diventato un terreno di conquista per chi si occupa di risparmio energetico.
Negli ultimi anni, grazie allo sviluppo tecnologico ottenuto con i LED, molte aziende e molti enti pubblici hanno iniziato la conversione dei propri impianti di illuminazione, passando di fatto dall’era dell’elettrotecnica all’elettronica e ottenendo notevoli vantaggi sia dal punto di vista economico che qualitativo.
Lo sviluppo commerciale della tecnologia LED (Light Emitting Diode) ha avuto una forte spinta in quanto ha dimostrato di avere molti vantaggi rispetto alle tecnologie classiche utilizzate fino a qualche anno fa (fluorescenti, ioduri, vapori di sodio). Inoltre, l’utilizzo di componenti elettronici (driver) hanno permesso un’elevata automazione.
I vantaggi della tecnologia LED per le imprese
- Alta efficienza luminosa: con pochi watt assorbiti si possono produrre grandi quantità di luce (lm/watt)
- Durata molto elevata: il LED ha una vita attesa di oltre 100.000 ore
- Accensione immediata: assenza di raggi IR e UV, dannosi per l’occhio umano
- Flessibilità di utilizzo: grazie alle ridotte dimensioni può assumere diverse forme
- Completamente riciclabile
Tutte queste caratteristiche fanno dell’illuminazione a LED un vero e proprio strumento di risparmio economico-finanziario, soprattutto per le aziende che hanno un utilizzo massivo della luce. Le strutture con impianti obsoleti, oltre al notevole costo energetico, devono farsi carico del costo della manutenzione degli impianti, dovuto alla vita media delle lampade tradizionali che va dalle 2.000 h alle 8.000 h, a fronte delle lampade LED che invece hanno una vita media di circa 70.000 h.
Vita media di una lampada tradizionale:
da 2.000 a 8.000 ore
Vita media di una lampada a LED:
circa 70.000 ore
Quadro normativo sull’illuminazione nelle imprese
Esiste un quadro normativo preciso che disciplina questo settore e fa riferimento in particolare al Testo Unico sulla sicurezza nei luoghi di lavoro DM 81/2008, il quale tratta anche il tema dell’illuminazione, demandando tuttavia un approfondimento specifico alla normativa in vigore, adattamento nazionale della normativa europea EN 12464-1 – “illuminazione dei posti di lavoro”, che ha sostituito la vecchia UNI 10380 del 1994.
Secondo la normativa, ogni ambiente di lavoro deve garantire un adeguato comfort visivo alle persone, che è possibile ottenere soddisfacendo, nella fase di dimensionamento degli impianti di illuminazione aziendali, una serie di parametri, quali quantità di luce per metro quadrato, anti-abbagliamento, omogeneità, etc.
Il rispetto della normativa rappresenta un punto di partenza di notevole importanza nella progettazione di un impianto di illuminazione. In passato, la poca adattabilità che le fonti illuminotecniche offrivano e la scarsa attenzione alle indicazioni normative non consentivano ai progettisti di ragionare in termini di risparmio energetico. Spesso veniva fornita più luce di quella che in realtà serviva, realizzando impianti sovradimensionati in cui per risparmiare era necessario accendere le lampade in modo alternato, penalizzando notevolmente la qualità complessiva della luce e il comfort visivo dei singoli fruitori.
Oggi, integrando l’illuminazione a LED con i nuovi sistemi di controllo elettronici, comunemente chiamati sistemi domotici, si sono aperte le porte a nuove competenze nel settore illumino-tecnico, offrendo ulteriori margini di miglioramento al già consistente risparmio energetico che si può ottenere con la sostituzione dell’impianto di illuminazione.
Anche il legislatore riconosce l’importanza di queste nuove tecnologie e ha voluto contribuire allo sviluppo inserendo gli interventi di rifacimento degli impianti di illuminazione nella lista di quelli che accedono al super-ammortamento, misura prevista per agevolare le aziende che investono in nuove tecnologie.