Skip to main content

Sabato 4 ottobre, oltre 120 collaboratori e collaboratrici Würth, insieme alle loro famiglie, hanno scelto di dedicare una giornata alla natura e al futuro, per far nascere una nuova Foresta Würth.

Il ritrovo è stato nella suggestiva Piana di Marcesina, sull’Altopiano di Asiago: un luogo che porta ancora i segni della Tempesta Vaia del 2018, quando migliaia di alberi furono abbattuti. È proprio qui che abbiamo deciso di dare il nostro contributo concreto alla riqualificazione ambientale della zona, con la messa a dimora di 200 giovani larici.

Guidati dall’associazione 4TREE e dal Dottore Forestale locale, grandi e piccoli hanno piantato i nostri alberi, parte dei 3.000 m² di foresta che 4TREE si è impegnata a far rinascere. Accanto ai nostri larici, crescono oggi abeti bianchi, faggi, sorbi montani, betulle e saliconi: un mosaico di biodiversità.

Con questa iniziativa, la Foresta Würth supera il traguardo dei 25.000 alberi piantati in tutta Italia, a sostegno di aree colpite da eventi estremi e per la tutela della biodiversità locale.
Nel quadro complessivo dell’intervento in Piana di Marcesina abbiamo contribuito, insieme al partner, alla messa a dimora di oltre 400 alberi e arbusti complessivi, selezionati per garantire compatibilità ecologica, assorbimento di CO₂, prevenzione dell’erosione del suolo e benefici concreti per la comunità.

Non ci fermeremo qui: nei prossimi anni continueremo ad espandere il progetto, portando la nostra foresta e i suoi valori ovunque ce ne sia necessità.

La giornata in campo: persone, attività, biodiversità

Abbiamo iniziato la mattina con il briefing: obiettivi, specie, distanze d’impianto e buone pratiche per favorire l’attecchimento. Poi ci siamo divisi in piccoli gruppi, mescolando esperienza e curiosità: collaboratori, collaboratrici e le loro famiglie, hanno lavorato insieme, preparando le buche, posizionando le giovani piante in modo che crescano protette e rigogliose.

Il valore più grande è stato l’energia condivisa: ritrovarci a pochi metri da ciò che Vaia ha spezzato, per mettere nuove radici, ci ha ricordato che la resilienza è un esercizio collettivo. Ogni pianta messa a dimora è un investimento nel futuro della montagna, della biodiversità e delle comunità che la vivono.

Le radici del progetto: le tappe precedenti

Negli ultimi anni abbiamo costruito, stagione dopo stagione, un percorso concreto di rinaturalizzazione e tutela della biodiversità in diverse aree boschive.

Val di Fiemme (Trentino-Alto Adige, 2022)
La nostra Foresta nasce in Val di Fiemme, dove nel giugno 2022 abbiamo messo a dimora 4.000 alberi su 2,6 ettari di terreno colpito dalla tempesta Vaia. In collaborazione con WOWNature abbiamo scelto specie autoctone, abete rosso e larice, e siamo tornati a camminare tra i sentieri con 70 colleghi e colleghe, trasformando una giornata insieme in un gesto concreto di cura. È stato il primo passo di un percorso che, nel tempo, potrà catturare circa 122,2 tonnellate di CO₂, ma soprattutto restituire struttura e biodiversità al bosco.

Passo Oclini (Trentino-Alto Adige, 2023)
Nel 2023, a Passo Oclini, abbiamo proseguito la rinaturalizzazione con altri 10.000 giovani alberi, ancora abeti e larici, consolidando il lavoro avviato l’anno precedente, sempre al fianco di WOWNature. Qui abbiamo visto quanto conti la continuità: pianta dopo pianta, si costruisce un bosco capace di crescere e di assorbire ogni anno circa 25.000 kg di CO₂, migliorando la stabilità dei versanti e la qualità degli habitat.

Bosco Cinque Querce – Food Forest (Siena, marzo 2025)
A marzo 2025, abbiamo allargato l’orizzonte verso sud, a Siena, nel Bosco Cinque Querce. Insieme a WOWNature / Etifor | Valuing Nature abbiamo piantato oltre 1.200 alberi per creare una food forest multifunzionale: un ambiente che fiorisce e fruttifica in momenti diversi dell’anno, offrendo cibo e rifugio a impollinatori e fauna. Qui la biodiversità ha anche un nome e un’ancora simbolica: le cinque querce del territorio, Cerro, Rovere, Roverella, Farnia e Leccio, che guidano la progettazione e il dialogo con l’ecosistema locale.

Il nostro impatto: numeri e prospettive

Tappa dopo tappa, abbiamo superato 25.000 alberi piantati in Italia. Il nostro obiettivo resta duplice: contribuire alla rinascita di aree colpite da eventi estremi e creare nuovi habitat ricchi di specie, capaci di assorbire CO₂, trattenere suolo e acqua, e sostenere la vita degli impollinatori.
Guardiamo avanti: nuove aree, nuovi partner e, soprattutto, nuove occasioni per coinvolgere la nostra comunità aziendale in azioni concrete, anche oltre i confini italiani.

Perché lo facciamo: responsabilità e riconoscenza

Sentiamo la responsabilità di restituire valore ai territori che ci ospitano e la riconoscenza verso la natura, che ogni giorno alimenta il nostro lavoro e la nostra vita. Piantare alberi non è solo un gesto simbolico: è un modo per lasciare un segno positivo, duraturo e condiviso con le persone che fanno parte della famiglia Würth. Continueremo su questa strada, insieme.

Lascia un commento