Nell’articolo di Ingenio “La certificazione dei posatori di serramenti, in accordo alla norma UNI 11673‑2” a firma del Direttore CERTI.S Ingegnere Roberto Baldo e dell’Architetto Stefano Gilardone, si mettono in luce alcuni aspetti a due anni dalla pubblicazione della norma che definisce i requisiti relativi all’attività professionale del posatore di serramenti.
Un primo dato significativo è quello relativo al numero di figure professionali certificate presenti nel database di Accredia, l’Ente Italiano di Accreditamento: quasi 9.000.
Sulla base dei risultati ottenuti in più di 1.500 esami condotti da CERTI.S, si riportano luci ed ombre sulla formazione dei posatori, che non sono ovviamente rappresentative della categoria, ma che sono emerse in maniera chiara. Il tutto condensato in tre giudizi:
- Buono, per la preparazione tecnica, che generalmente non presenta lacune sostanziali;
- Appena sufficiente, per la conoscenza del D. Legislativo 81/08;
- Ottimo, per l’attitudine al problem solving.
Un aspetto a cui prestare attenzione è poi quello del mantenimento della certificazione, che comprende anche l’accettazione del codice deontologico riferito all’appendice A della norma UNI 11673-2, dedicata agli aspetti etici e deontologici.
All’interno del codice deontologico è richiesto l’impegno del posatore di serramenti del rispetto delle norme e disposizioni legislative di comportamento professionale per contribuire al corretto agire, al corretto relazionarsi, al rispetto delle altre parti e alla buona immagine di tutti gli operatori del settore. Ogni soggetto certificato è tenuto alla conoscenza di questi criteri e dichiara di impegnarsi nella loro applicazione.
L’organismo di certificazione ha inoltre il compito di “sorvegliare” che il comportamento del professionista sia in linea con quanto espresso nel codice deontologico, mettendo anche a disposizione di tutti la possibilità di inviare segnalazioni relative all’operato delle figure che ha certificato, con la verifica diretta nel caso di segnalazioni circostanziate di comportamenti non conformi al codice deontologico.